Il tribunale le dà ragione, Tiziana Miceli devolve 10mila euro ai terremotati

0
2509
Tiziana Miceli con il marito Angelino Alfano

Tiziana Miceli, moglie del ministro dell’Interno Angelino Alfano, devolverà ai terremotati il risarcimento di diecimila euro che le deve L’Espresso per diffamazione. Lo comunica la stessa   consorte del titolare del Viminale.

“Ho appreso in questi giorni che il Tribunale di Palermo ha riconosciuto le mie buone ragioni nei confronti del gruppo editoriale L’Espresso e del giornalista Lirio Abbate, condannandoli a un risarcimento di diecimila euro per un articolo lesivo della mia reputazione professionale e personale pubblicato dal noto settimanale”, spiega in una nota l’avvocato Tiziana Miceli.

“Di fronte al dramma che stanno vivendo in queste stesse ore le popolazioni colpite dal sisma comprendo tuttavia che talvolta ciò che ciascuno di noi vive come una sofferenza, nulla diventa davanti alle lacrime di chi ben altro dolore e sofferenza sta provando e, per queste ragioni, ho deciso di impiegare il risarcimento per dare un piccolo ma fattivo contributo all’emergenza dei terremotati” – scrive l’avvocato-consorte.

La vicenda nasce da un articolo intitolato scritto dal giornalista Lirio Abate e pubblicato dal settimanale L’Espresso (già condannati per diffamazione, per il medesimo articolo, nei confronti del ministro Alfano) in cui venivano adombrate illecite interferenze tra l’ascesa politica del marito e il percorso professionale dell’avvocato Tiziana Miceli.

Il Tribunale di Palermo ha ritenuto la condotta del giornalista e dell’editore illegittimamente lesiva del diritto alla reputazione della stessa Miceli, accertando che, ‘in assenza di qualsivoglia elemento obiettivo offerto a riscontro di tale tesi’ le affermazioni contenute nell’articolo sortiscono l’effetto di mortificare l’esperienza professionale autonomamente acquisita nel settore legale dalla Miceli'”.

“Pochi giorni fa, quindi, – fa sapere la moglie di Alfano – il pronunciamento che accerta il reato di diffamazione e condanna a un risarcimento di 10mila euro L’Espresso, il direttore responsabile dell’epoca Hamaui Daniela e il giornalista Lirio Abbate e quest’ultimo anche a un’ulteriore sanzione di 1000 euro, a favore dell’avv. Miceli”.