Domani interrogatorio per il patron di Ksm Rosario Basile

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Rosario Basile
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Domani interrogatorio per Rosario Basile, il patron di Ksm finito agli arresti domiciliari per istigazione alla corruzione, calunnia, minaccia e violenza privata. Sarà il Gip Filippo Serio ad interrogare l’imprenditore palermitano.

Insieme a lui è finito agli arresti domiciliari anche Francesco Paolo Di Paola, consigliere delegato di Ksm (minaccia e violenza privata sono i reati ipotizzati nei suoi confronti). Indagati pure la segretaria di presidenza, Marcella Tabascio (minaccia), il responsabile commerciale Mario Sganga (minaccia) e il dipendente Antonino Castagna (violenza privata). Indagato anche il maresciallo dei carabinieri Salvatore Cassarà, accusato di rivelazione di segreto d’ufficio.

La vicenda, del tutto personale e che non coinvolge né l’attività imprenditoriale di Basile, né quella di presidente dell’Irfis,  cominciò con la denuncia di Basile che portò agli inquirenti degli sms che gli sarebbero stati mandati dall’amante, dipendente di Ksm. La donna, secondo l’indagato, lo avrebbe minacciato: voleva soldi, altrimenti avrebbe fatto scoppiare uno scandalo per il figlio nato in clandestinità e del quale Basile disconosceva la paternità.

I carabinieri convocarono la donna che però raccontò un’altra storia. Si scoprì così che quei messaggi erano stati inviati non dal cellulare della amante di Basile, ma da un pc della Ksm. Secondo la donna, Basile le avrebbe offerto dei soldi, ventilando la possibilità di un aborto. Ma la donna decise di tenere il bambino, da lì le minacce e poi il licenziamento.