Un Osservatorio regionale per tutelare la biodiversità siciliana

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Tutelare la biodiversità siciliana dall’aggressione delle specie aliene. E’ questo l’obiettivo dell’Osservatorio permanente regionale per la tutela delle agricole e naturalistiche che il Movimento Cinquestelle chiede che venga istituito in Sicilia.

L’argomento è stato al centro di un convegno al quale, questa mattina, hanno partecipato politici e studiosi. “Ci sono più di 1.800 specie che potrebbero seriamente mettere in pericolo la biodiversità in Europa e in Sicilia, che è uno degli hot-spot della biodiversità in Europa. Solo per l’abbattimento delle palme colpite dal punteruolo rosso nell’Isola sono già stati spesi oltre 18 milioni di euro – ha spiegato la deputata pentastellata all’Ars, Valentina Palmeri, prima firmataria di ddl che intende istituire l’Osservatorio -. E’ assoluta l’esigenza di proteggere la nostra biodiversità, proprio con strumenti che impediscano l’ingresso delle specie aliene dannose nel nostro territorio piuttosto che soltanto attraverso gli interventi tradizionali di lotta chimica o biologica, rivelatisi, peraltro, intempestivi, spesso non risolutivi e molto costosi”.

Il testo è stato presentato circa un anno fa, la deputata adesso chiede venga incardinato in commissione Ambiente con urgenza. “Presenteremo i tre articoli che compongono il testo – afferma Palmeri – anche come emendamenti al ddl sui parchi e riserve, così da provare ad accelerare i tempi”.

“Nel 2008 il costo sostenuto per il controllo delle specie aliene invasive e per rimediare ai danni da queste causati in tutta l’Ue – spiega la pentastellata, citando uno studio della professoressa Barbara Manachini -, ha raggiunto un valore stimato compreso tra i 9,6 e i 12,7 miliardi di euro. Ma si tratta senza dubbio di un valore sottostimato considerando che molti Paesi hanno appena iniziato a calcolarne i costi e che spesso non si riescono a conteggiare le spese sostenute dai privati cittadini ed i danni indiretti”.