Licata: la vicenda che riguarda le demolizioni, in provincia di Agrigento, è stata protagonista a L’Arena di Massimo Giletti, su RaiUno, con scambi di accuse tra Cambiano e Crocetta a RaiUno. Ma il giorno decisivo per il sindaco di Licata, Angelo Cambiano, sarà lunedì quando scioglierà la riserva sulle dimissioni annunciate lo scorso giovedì. Il primo cittadino licatese, infatti, ha dichiarato di sentirsi lasciato solo dallo Stato nella battaglia contro l’abusivismo edilizio iniziata lo scorso aprile e che prevede altri interventi.
La vicenda delle demolizioni a Licata è finita su Rai Uno nel corso della trasmissione ”L’Arena”, condotta da Massimo Giletti. Quello che ne è venuto fuori è stato un acceso dibattito dove non sono mancate le polemiche e soprattutto non si sono placate le tensioni: da una parte il sindaco della legalità e, dall’altra, il governatore della Regione, Rosario Crocetta. Entrambi, collegati con lo studio, non si sono risparmiati in accuse reciproche.
A prendere la parola per primo è stato il sindaco licatese il quale ha chiesto, con chiaro tono polemico, a Crocetta il perché in questi mesi non ha visitato Licata, soprattutto dopo i numerosi solleciti e richieste di aiuto. Cambiano ha sottolineato inoltre come il presidente Crocetta, a differenza dei mesi scorsi, dopo essere stato contattato dalla trasmissione Rai, si sia immediatamente precipitato sul posto proprio sabato alla vigilia del programma.
“Mesi fa sono stato esortato ad andare avanti” contro l’abusivismo edilizio e le demolizioni, “ora sono costretto ad annunciare le dimissioni e così sarà se non arriverà un sostegno concreto, se non ci saranno i fatti, se non verranno risposte dallo Stato. Io ho svenduto la mia vita per milleseicento euro al mese. Sono stato abbandonato dalla Regione. Crocetta non vada avanti per slogan, dia soluzioni”, ha affermato Cambiano, “siamo stanchi delle parole, servono i fatti – ha detto Cambiano – Licata è stata quasi esclusa dal Patto per il sud, servono risposte e io non ho gli strumenti. Rischio la mia vita tutti i giorni”.
“Capisco la sofferenza quando ci sia trova in frontiera – ha risposto tra l’altro Crocetta – ma voglio ricordare che anche io sono stato sindaco. Dobbiamo stare molto attenti quando parliamo di queste questioni. Il sindaco ha la fortuna di avere una Regione che gli è amica e ha avuto subito la scorta. Sono disponibile a non lasciare a lui la responsabilità mediatica di quanto sta avvenendo, ma “dobbiamo rispettare la legge, non si costruisce sugli scogli”. Poi Crocetta ha ribadito di essere pronto a gestire le demolizioni come Regione. “Bisogna comprendere se ancora si vogliono trovare i metodi per evitare le demolizioni – ha risposto il sindaco – oppure se vogliamo continuare con il festival dell’ipocrisia”.
Il governatore siciliano ha risposto attribuendo in qualche modo la responsabilità al primo cittadino di Licata, il quale, a suo modo di vedere le cose, avrebbe potuto evitare l’avvio delle demolizioni su alcune strutture. Immediata la reazione di Cambiano che ha accusato Crocetta di non conoscere la legge, in quanto le demolizioni sono il frutto di sentenze passate in giudicato su cui l’amministrazione comunale non può fare altro che ottemperare.
Ad attaccare il presidente della Regione Sicilia, dallo studio, anche Valentina Castaldini, portavoce del Ministro dell’Interno Angelino Alfano, la grillina Barbara Lezzi ed il giornalista Massimo Giannini. Tutti concordi nella necessità di non lasciare da solo il sindaco Cambiano in questo percorso diretto a promuovere la legalità.
Dagli ospiti in studio e, dallo stesso conduttore Giletti, un appello allo Stato affinché persone impegnate nella difesa della legalità come Cambiano, non vengano lasciate sole.
Nel corso della puntata è stato mandato in onda anche un servizio su Palma Di Montechiaro, in particolar modo ponendo l’attenzione sulla zona costiera che è anche la prosecuzione di Torre Di Gaffe, dove sono presenti diverse strutture da demolire. Il sindaco Pasquale Amato, al microfono dell’inviata di Giletti, ha allargato le braccia spiegando che non ci sono soldi in bilancio per procedere con le demolizioni. Intanto, i riflettori rimangono puntati su Licata, dove lunedì mattina, per il sindaco Angelo Cambiano sarà il giorno della “decisione”. Si dimetterà? (Sofia Dinolfo)