L’Assemblea regionale approva il bilancio di previsione, da mercoledì l’esame della finanziaria

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Ricorso

L’Assemblea regionale siciliana ha approvato il bilancio di previsione interno per il triennio 2017-2019. Il documento, per le tre annualità di complessivi 424 milioni 132 mila euro, riporta una dotazione finanziaria per il 2017 di 143 milioni, con una decurtazione di 3 milioni rispetto allo scorso anno: e’ stato approvato con il voto contrario del Movimento 5 stelle. “Nel corso di tutta la legislatura abbiamo tagliato quasi 20 milioni – ha commentato il deputato questore Nino Oddo – le auto blu da 18 sono passate a 6. I tagli lineari sono stati confermati e ancora accentuati con un risparmio di altri tre milioni”. Ma prima dell’approvazione definitiva del bilancio bisognerà attendere il via libera alla Finanziaria. Il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone ha rinviato l’esame degli articoli della Legge Finanziaria a mercoledì.

“Con l’approvazione del bilancio della Regione si potrà ora lavorare ad una buona legge finanziaria, recuperando magari qualche provvedimento a favore della Formazione professionale e dei disabili”. Così il capogruppo all’Ars dei Centristi per la Sicilia Marco Forzese. “Chiaramente confido molto nel lavoro della presidenza dell’Ars per giungere ad una legge che dia risposte ai siciliani – ha aggiunto – Vanno stoppati invece quegli emendamenti, tra gli 800 presentati, che come al solito rappresentano mance e misure che creano privilegi. Non è facile talvolta fare in modo che tra le norme non finiscano anche sconcezze”.

“Noi siamo stati la prima Regione in Italia a eliminare l’assegno vitalizio, gli altri consigli regionali sono arrivati in gran ritardo. Sul piano del contenimento della spesa, noi non dobbiamo ricevere lezioni da parte di nessuno”. E’ la denuncia del Presidente dell’Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone, a inizio seduta, dopo la pubblicazione di un articolo sui vitalizi d’oro all’Ars. “La Regione Lazio nasce con trent’anni di ritardo rispetto alla Sicilia – dice Ardizzone – eppure ha un costo maggiore rispetto alla Sicilia, ma sulle tv nazionali va solo la Sicilia”. E spiega che “l’aggancio con il Senato ha comportato in termini di riduzione della spesa un contenimento certo, rispetto all’andamento certo abbastanza largo delle altre regioni – dice – Purtroppo si continua a gettare fango sul nostro Parlamento che ha molte cose da farsi perdonare, ma non questo”. “Il Parlamento che ha dato di più alle casse nazionali è stato il Parlamento siciliano con oltre 6,5 milioni di euro – dice – Ebbene, queste notizie non passano perché, mi sto convincendo sempre di più, non devono passare”.