
L’Università Lumsa ha conferito questa mattina, con una cerimonia nell’aula magna della sede di Palermo, in diretta youtube, la Laurea magistrale honoris causa in Economia e Management all’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea Luca Parmitano.
Il riconoscimento accademico è stato consegnato dal rettore Francesco Bonini. La laudatio è stata curata da Giovanni Battista Dagnino, presidente del corso di laurea magistrale in Economia e Management. Luca Parmitano ha tenuto una lectio magistralis sul tema “Economia dello Spazio”.
Così la motivazione dell’onore accademico a Parmitano: “Per aver votato la sua vita interamente a svolgere attività fondamentali alla frontiera dell’innovazione, dell’esplorazione e della tecnologia a livello globale giungendo ad abbracciare l’economia e il management delle attività aerospaziali nella gestione di persone, processi e strutture in progetti a elevata creatività in situazioni ad altissimo rischio. Con il suo fulgido esempio e con l’attenzione agli effetti estremi del cambiamento climatico e la tensione al sostegno agli studi dei giovani meno fortunati, ha sviluppato meriti scientifici e sociali che Lo rendono una personalità carismatica di elevato valore umano e professionale”.
Luca Parmitano, nato a Paternò (Catania) 46 anni fa, ha compiuto studi universitari in Scienze politiche (Università di Napoli Federico II) e in addestramento al volo (Accademia Aeronautica Italiana di Pozzuoli). Dal 2009 l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) lo ha selezionato come astronauta. Nel 2013 la sua prima missione nello spazio, Volare dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), dove ha trascorso 166 giorni conducendo esperimenti in assenza di gravità e manovre tecniche extraveicolari.
Nel 2019 Parmitano è partito per una seconda missione (Beyond dell’ESA – 20 luglio 2019 – 6 febbraio 2020) sull’ISS che lo ha impegnato per 201 giorni e che gli ha permesso di assumere il comando dell’ISS nel corso della Expedition 61. Al di fuori dell’ISS Parmitano ha effettuato ‘passeggiate spaziali’ per un totale di ben 33 ore e 9 minuti. Parmitano è presente anche sui principali social media come astro_luca ed ha diffuso molti post con le splendide immagini delle sue esperienze nello spazio.
Un momento speciale Parmitano lo ha vissuto l’11 dicembre 2019, quando in collegamento diretto dallo spazio ha potuto inviare un importante messaggio ai leader mondiali riuniti a Madrid per la Conferenza delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico COP25 e parlare con i Premi Nobel di esopianeti e di chimica delle batterie. Parmitano, dal 2013 commendatore al Merito della Repubblica Italiana, è uno dei 7 astronauti di nazionalità italiana insieme a Samantha Cristoforetti, Paolo Nespoli, Roberto Vittori, Umberto Guidoni, Maurizio Cheli e Franco Malerba. Dal 2013 un asteroide della Fascia principale porta il suo nome: il 37627 Lucaparmitano.
“L’Italia e l’Europa hanno bisogno di chiari segnali e orizzonti positivi, dopo il continuato periodo di negatività legato alla pandemia e agli eventi correnti che è quasi superfluo menzionare”. Luca Parmitano non vuol parlare della guerra in Ucraina, ma qualcosa sul momento che il Vecchio Continente vive tiene a dirla nel corso della sua Lectio magistralis tenuta in occasione del conferimento della laurea honoris causa che gli viene conferita oggi dalla Lumsa a Palermo. “E’ il momento – prosegue l’astronauta siciliano, incaricato dall’Esa di selezionare i colleghi per le prossime missioni sulla stazione spaziale internazionale- per una nuova dichiarazione di missione, che concentri l’eccellenza spaziale italiana ed europea per spingere la società fuori dall’attuale crisi sanitaria, economica, climatica e politica, verso una società più sostenibile, più equa e più resiliente”.
“La Space Economy, con i lanciatori, le applicazioni (Navigazione, Telecomunicazioni, Earth Observation), la Scienza – ha sottolineato – è una componente del tutto integrata nelle relazioni internazionali. L’esplorazione Umana e Robotica diventerà, o meglio, sta già diventando, il nuovo scenario di confronto per la geopolitica e l’industria, soprattutto quella ad alto impatto tecnologico. Una visione strategica, italiana ed europea, del volo spaziale umano diventa quindi la condizione sine qua non per assicurarsi una posizione di leadership in questo futuro scacchiere, europeo e internazionale. Stati Uniti, Russia, Cina, insieme ad altri Paesi, hanno identificato chiari obiettivi politici e tecnologici per lo spazio, e messo gia’ in atto i piani corrispondenti e le risorse necessarie. L’Europa ha ora il dovere di assumere il suo ruolo”.
“Lo Spazio è oggi al crocevia di cambiamenti globali e l’Italia ha l’opportunità e la necessità di beneficiare pienamente delle possibilità di sviluppo che esso è in grado di offrire”, ha detto Parmitano. “In Italia è presente l’esperienza, il know-how e la capacità industriale competitiva necessaria: è uno dei pochissimi Paesi al mondo in cui esiste l’intera ‘filiera’ – termine con cui si intende il percorso che dagli studi universitari porta all’industria, ai servizi e agli operatori”, ha sottolineato. “L’Italia è in grado, infatti, di fornire personale estremamente specializzato – ha spiegato – dall’operaio di settore all’operatore di sistema, dal controllore satellitare all’astronauta – e una produzione industriale che varia dalle costruzioni spaziali ai lanciatori, dal sistema sperimentale alla elaborazione finale. Ciò di cui abbiamo bisogno ora, per rispondere alla nuova fase di crescita globale nel settore, è un’ambizione spaziale italiana ed europea comune, che induca a esplorarne tutto il potenziale e a stabilire un ruolo centrale dell’Europa, e con essa il ruolo dell’Italia nel panorama internazionale”.
“Il ritorno del capitale investito, per il volo spaziale umano – ha proseguito – è attualmente stimato intorno al 200% ed è destinato ad aumentare. Questo ritorno non tiene in considerazione i vantaggi che l’industria in generale riceve dallo studio, sviluppo e integrazione di nuove tecnologie: vantaggi forse non quantificabili ma di certo tangibili. Oggi gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno un Prodotto Interno Lordo comparabile: ed è quindi ingiustificato che il capitale investito nella ricerca spaziale, quando sommiamo tutti i Paesi europei, siano un decimo della disponibilità della Nasa”.
“E non può essere un caso – ha aggiunto – se, dopo mezzo secolo dall’inizio delle operazioni spaziali, nuove compagnie private abbiamo deciso di investire capitale nell’esplorazione umana: è un segnale inequivocabile del fatto che l’economia spaziale è un motore e un moltiplicatore dell’economia. Si rivela così un mito – o meglio, una connotazione superata dai fatti – che i costi relativi a sviluppo e sperimentazione di nuovi sistemi spaziali siano insostenibili. Il costo dell’inazione sarebbe (non oso qui dire ‘sarà’) estremamente più elevato. Lo abbiamo già pagato nell’industria dell’Information Technology e nella produzione energetica, dove oggi, in Italia e in Europa, dipendiamo da attori esterni”.
“A fronte di un necessario, inevitabile investimento iniziale per l’avvio e sviluppo delle nuove attività”, ha spiegato Parmitano, “è indispensabile quindi un incremento dell’impegno finanziario, a livello italiano (e certamente europeo), per assicurarsi la leadership nei nuovi programmi, e la possibilità di partecipazione all’esplorazione lunare e futura con le indiscusse e uniche capacità, tecniche, ingegneristiche e scientifiche, risorse industriali e umane del nostro Paese. Una nuova missione, per l’Italia e l’Europa”.
L’astronauta siciliano Luca Parmitano, all’inizio della mattinata, ha anche ricevuto la medaglia d’oro al valor civile della Regione Siciliana. E’ stato ricevuto dal governatore dell’Isola a Palazzo Orleans di Palermo, nella sede della Regione. “Luca Parmitano con tenacia, passione e competenza – si legge nella motivazione del conferimento – ha conquistato lo spazio e reso la missione spaziale un’avvincente avventura popolare come mai prima. Iconica la sua foto della Sicilia vista dallo spazio, esemplare il suo impegno sociale per la tutela ambientale e per il contrasto ai cambiamenti climatici A Luca Parmitano con gratitudine e l’auspicio di nuovi traguardi spaziali la medaglia d’oro al valor civile”. Emozionato l’astronauta, che dopo aver ricordato il suo amore per la sua terra, ha omaggiato al presidente della Regione la patch dell’Esa indossata durante la prima missione spaziale. “Ha volato con me fin dal decollo – ha detto Parmitano – nel corso della mia prima missione spaziale, e ha percorso svariati milioni di chilometri intorno alla Terra”.