Almaviva: a Palermo lunedì i lavoratori discuteranno dell’ipotesi di accordo

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Lavoratori Almaviva Palermo
Protesta almaviva

Almaviva: a Palermo lunedì i lavoratori discuteranno dell’ipotesi di accordo. Riunione il 7 novembre, dalle 11.30 alle 17.30. I dipendenti del call center Almaviva si riuniranno per discutere dell’ipotesi di accordo, formulata ieri al tavolo al Mise, sui trasferimenti da palermo a Rende e per decidere se dare mandato ai sindacati per la firma in vista del vertice definitivo al Ministero fissato per martedì 8.

Fra i punti fondamentali dell’accordo, che al momento ha sospeso i 154 trasferimenti che sarebbero dovuti avvenire l’8 novembre, il riconoscimento dell’articolo 18. “L’ipotesi d’accordo secondo noi è percorribile e sarà al vaglio dell’assemblea – dichiara il segretario Slc Cgil Palermo Maurizio Rosso – Abbiamo ottenuto l’articolo 18, il livello di provenienza dall’azienda sotto un’altra voce, minimo non assorbibile. Abbiamo ottenuto le stesse ore che facevano in Almaviva e una cifra di 240mila euro che compensa in parte la perdita degli scatti di anzianità. Ci pare un buon inizio di percorso, ma devono essere i lavoratori a dirlo. Chi decide di passare a Exprivivia non avrebbe più i contratti di solidarietà che per ora percepisce ad Almaviva”.

Oggi, durante un’assemblea cittadina organizzata a Palazzo delle Aquile, con i lavoratori Almaviva, la Slc Cgil è tornata a chiedere una maggiore attenzione da parte delle istituzioni al settore dei call center, con investimenti da parte del governo locale e nazionale per l’incremento dell’occupazione sul digitale e non soltanto con politiche di assistenzialismo. Per Rosso, l’ipotesi di accordo raggiunta ieri al Mise può essere considerata “un punto di partenza per creare finalmente un contesto di lavoro dignitoso che consentirà di sviluppare le condizioni che questo settore attende e che si è visto negare per troppi anni”.

L’accordo con Exprivia, afferma, “azzera i trasferimenti a Rende dei lavoratori. Di fatto 100 operatori restano con Almaviva e 295 passano a Exprivia, non ci sarà nessun licenziamento e nessun trasferimento. Tutto questo deve essere il punto di partenza per pensare a questo non come al settore dei nuovi lavoratori sfruttati. Si devono creare le condizioni, da oggi in poi, insieme ai governi nazionale, regionale e comunale per costruire una politica industriale che cominci a riconoscere salari adeguati e professionalità per uno sviluppo di questo lavoro”. (AdnKronos)