Angelino Alfano smentisce ogni ipotesi di candidatura a palazzo d’Orleans e prova a proporre una coalizione di “moderati” in vista delle prossime regionali di novembre. “Leggo su Repubblica un suggestivo articolo che mi riguarda. Ribadisco, dunque, quello che ho detto più volte in questi mesi. Non sono candidato alla presidenza della Regione siciliana” – dice il fondatore dell’Ncd ora Alternativa popolare.
Alfano, spiega di essere al lavoro perché “l’area popolare e liberale siciliana, il centro siciliano, abbia un programma e un candidato, ma il candidato non sarò io” – precisa -. Personalmente non posso perché ho già assunto due gravosi impegni: sto facendo il ministro degli Esteri e sto contribuendo alla riunificazione di un’area di centro che sarà determinante nella prossima legislatura. Impegni che ritengo doveroso portare a compimento, a maggior ragione per la fitta e importante agenda internazionale che attende l’Italia nei prossimi nove mesi”.
Ma l’esternazione odierna di Angelino Alfano non si ferma qui. Secondo l’ex pupillo di Berlusconi la Sicilia è “il terreno ideale per collaudare l’unità delle forze moderate, visto la strutturale debolezza delle coalizioni nazionali”.
Per il ministro del governo Gentiloni la Sicilia può essere un laboratorio per la costruzione di una coalizione centrista. Secondo Alfano le forze “moderate” possono diventare competitive e vincenti perché i tradizionali schieramenti sono più deboli nella regione rispetto al dato nazionale.
Il centrodestra, secondo Alfano, è privo della Lega che in Sicilia è, a suo dire, “inesistente”. Il centrosinistra invece sarebbe più debole per i dati elettorali del Pd siciliano “molto più deboli dei sondaggi nazionali”.