Dopo una serie di polemiche il vertice sulla Blutec al Mise c’è stato. All’incontro, contrariamente a quanto affermato in precedenza, hanno partecipato sia il ministro per lo Sviluppo economico Luigi Di Maio che il vice capo gabinetto Sorial.
La discussione sul futuro dell’impianto di Termini Imerese è stata preceduta da un colloquio chiarificatore tra il sindaco termitano Francesco Giunta, che ha guidato la delegazione dei sindaci a Roma e lo stesso ministro in merito alle polemiche di questi ultimi giorni, con particolare riferimento alla mancata convocazione dello stesso al tavolo del 5 marzo.
Di Maio ha chiesto che fosse Giunta ad aprire i lavori con un suo intervento nel quale sono state esplicitate le motivazioni che hanno indotto le organizzazioni sindacali, i sindaci e i lavoratori a chiedere la convocazione del tavolo tecnico.
Si sono quindi succeduti gli interventi degli altri sindaci di Trabia, Ciminna, Cerda, Caccamo, Campofelice di Roccella e degli assessori del Comune di Palermo e di Lascari, oltre che gli interventi dei rappresentanti sindacali Fiom, Fim e Uilm.
I sindaci hanno evidenziato l’assoluta necessità di dare risposte certe alle comunità ed al territorio, impegnando il governo al rilancio del piano industriale che coinvolge l’area di Termini Imerese, ridotta in uno stato di grave tensione sociale e bistrattata da ormai troppo tempo.
A conclusione dell’incontro ha preso la parola il ministro dello Sviluppo economico, il quale ha assicurato la sua presenza a Termini Imerese per il 23 febbraio 2019 e, nel contempo, solleciterà i funzionari del ministero del Lavoro al fine di agevolare la sottoscrizione della decretazione della cassa integrazione.
Tutti i presenti si sono mostrati soddisfatti per gli impegni presi dal ministro, che nella prossima visita in città dovrà comunicare lo stato dell’arte relativamente all’adozione degli ammortizzatori sociali. Resta fermo che il tavolo tecnico fissato per il 5 marzo prossimo tratterà invece del piano di avanzamento del piano Blutec a Termini Imerese.
Al riguardo Francesco Giunta ha affermato: “Con il ministro si è convenuto che, nell’interesse dei lavoratori e di una buona risoluzione della vertenza, possa individuarsi una condivisione d’intenti per poter operare in modo costruttivo e in un clima di reciproca collaborazione tra le istituzioni nazionali, regionali e locali. Restiamo fiduciosi che il 23 febbraio prossimo possano giungere buone nuove e auspico che anche a livello regionale e locale si possa avviare un rapporto di collaborazione nel rispetto di ogni singolo ruolo”.