Carte false per visitare Cuffaro in carcere, la Procura di Roma chiede il rinvio a giudizio di 28 persone. Secondo l’accusa i soggetti coinvolti avrebbero falsificato documenti o attestato il falso per visitare l’ex presidente della Regione a Rebibbia.
Secondo il procuratore aggiunto Michele Prestipino, che ha coordinato l’inchiesta, alcuni politici, come scrive la Repubblica di Palermo, fingevano di portare con sè degli assistenti, che invece erano amici e collaboratori dell’ex governatore della Sicilia. La richiesta di rinvio a giudizio è stata avanzata nei confronti dell’ex ministro Calogero Mannino, della senatrice Anna Bonfrisco, dell’ex sottosegretario Antonio Buonfiglio, del giornalista Renato Farina, dell’avvocato dello Stato Filippo Maria Bucalo, degli ex deputati regionali Nunzio Cappadona, Giuseppe Scalia, Sebastiano Sanzarello e Pippo Gianni, dell’ex assessore regionale Gian Maria Sparma, degli ex senatori Vladimiro Crisafulli, Giuseppe Firrarello, Giuseppe Ruvolo, Cosimo Izzo e Maria Giuseppa Castiglione. E ancora: Salvatore Cuffaro (cugino omonimo dell’ex presidente), Antonina Saitta (dipendente del Comune di Monreale), Attilio Tripodi (dirigente del ministero dell’Agricoltura), Giuseppe Castania (dirigente medico del Cannizzaro di Catania), Giuseppe Di Carlo (ex direttore della Asl di Agrigento), Davide Durante (ex presidente di Confindustria Trapani), Cataldo Salerno (ex presidente della Kore di Enna), Antonio Marino (collaboratore di studio dell’avvocatessa Grazia Volo), Stefano Ciccardini (il marito di Anna Bonfrisco), Francesco Di Chiara, Alessandro Di Paolo, Gaetano Mancuso e Salvatore Rinaldi.
L’udienza è stata fissata per il 14 marzo.