Mantenere aperto il punto nascita dell’Ospedale Giglio di Cefalù, adoperandosi nel confronti del governo nazionale affinché venga adottata una deroga, che tenga conto sia della posizione geografica a servizio delle Madonie e di parte della provincia di Messina, sia della necessità di non depotenziare la presenza della sanità pubblica in quel territorio.
E’ questo l’obiettivo di un atto di indirizzo presentato in VI Commissione all’Ars da alcuni deputati, fra cui la presidente del gruppo Misto Marianna Caronia. “La struttura ospedaliera di Cefalù – ha sottolineato Caronia – è indubbiamente un punto di riferimento per il territorio e lo è proprio con riferimento alla salute della donna e dei nascituri, come testimoniato dalle oltre 7.000 prestazioni di pronto soccorso e ambulatoriali di ostetricia e ginecologia realizzate nel solo anno 2017”.
Il documento, se approvato, impegnerà quindi il governo regionale, e per esso l’assessore per la Salute Ruggero Razza, ad adoperarsi “per il mantenimento del punto nascita dell’ospedale Giglio di Cefalù, adottando tutte le misure idonee ed effettuando la richiesta motivata di deroga, tenuto conto dei flussi di attività, degli standard e delle garanzie di qualità e sicurezza ed in ragione delle particolari condizioni oro-geografiche del territorio interessato”.