Papino elettrodomestici nella bufera. La Guardia di finanza ha sequestrato quattro immobili nelle province di Catania e Siracusa, per un valore complessivo di sei milioni di euro in esecuzione di un provvedimento emesso dal gip del tribunale.
La misura colpisce la “Pama Immobiliare Srl”, società correlata della “Papino Elettrodomestici Spa” che opera nella grande distribuzione di elettrodomestici. L’inchiesta della Procura di Catania riguarda proprio la gestione di quest’ultima società, in amministrazione straordinaria dal 2020 e “con un passivo accertato – dicono gli inquirenti – di circa venti milioni di euro”.
Sotto indagine la presidente del Cda, Nunziatina Papino, il consigliere delegato Consolato Papino e i componenti del collegio sindacale: Vincenzo Patti, Giuseppe Benedetto Giorgio Patti e Luciano Cozzubbo. L’accusa è di bancarotta fraudolenta: avrebbero “distratto e dissipato” risorse per 11,5 milioni di euro dalla società in favore della “Pama Immobiliare”.
Il tutto sarebbe avvenuto attraverso la maggiorazione dei canoni di locazione rispetto ai valori medi di mercato “per un importo di oltre tre milioni di euro”, e con “crediti privi di giustificato motivo” per circa 8,5 milioni. Il denaro, secondo la Procura di Catania, sarebbe poi stato reimpiegato dagli stessi amministratori della Papino in attività immobiliari intestate alla Pama: l’analisi dei flussi finanziari effettuata dalla guardia di finanza, infatti, ha ricostruito i movimenti del denaro che sarebbe servito al pagamento delle quote e al riscatto del leasing per l’affitto di due immobili presso il centro commerciale Etnapolis e per l’acquisto di altri due immobili a Siracusa.