Un manifesto culturale a sostegno della candidatura di Nello Musumeci a presidente della Regione. A elaboarlo è stato Fabio Granata, già deputato della destra ed ex assessore regionale ai Beni culturali. “Noi amiamo la Sicilia, Terra unica per stratificazione storica, culturale, ambientale e paesaggistica, noi siamo profondamente consapevoli di non aver bisogno di una nuova Terra, ma di nuovi occhi per guardarla e ci addolora che, fino ai giorni più recenti, i siciliani abbiano affidato il loro destino a uomini rivelatesi poi inadeguati”.
E’ questo l’incipit del manifesto di “#DiventeràBellissima”. “Noi sappiamo che il grigiore attuale e il disastro economico, sociale, culturale e ambientale che ci circondano – si legge – non rappresentano un destino ineluttabile, ma la conseguenza di anni di malgoverno e di scelte profondamente sbagliate. Noi riteniamo, di fronte a questa situazione di degrado, che le tradizionali rappresentanze politiche non abbiano, da sole, la credibilità, la forza e la capacità di elaborare un progetto per uscire da questa crisi profonda. Noi crediamo che oggi la vera distinzione passi tra chi crede che tutto e tutti abbiano un prezzo e chi, come noi, crede che esistano valori non negoziabili sui quali costruire una nuova politica fondata sulla difesa dei beni comuni, sulla tutela dei più deboli, sulla valorizzazione del merito, sull’esaltazione delle specificità e delle qualità innovative e creative della parte migliore del nostro popolo e delle giovani generazioni. Noi crediamo che sia indispensabile ‘rigenerare’ la Sicilia attraverso un’azione lungimirante che abbia, finalmente, come unica stella polare l’interesse dei siciliani e della Sicilia”.
Il manifesto per Nello Musumeci traccia anche alcuni punti programmatici. “Noi vogliamo una Sicilia finalmente libera dalle mafie e non più condizionabile dalle lobby di potere: una Sicilia che abbia la capacità etica ed estetica di rigenerare la sua immagine oltre i tristi stereotipi che la caratterizzano da sempre. Noi, in una parola, vogliamo sopratutto amarla questa Sicilia e amarla nonostante i suoi difetti, consapevoli che sono anche i nostri difetti: quindi agire e non più lamentarsi, partecipare e non più delegare, pretendere diritti e non cercare favori, tutelare e aver cura dei beni comuni come e più dei nostri beni privati”.
“Noi crediamo – come Leo Longanesi – che più dei programmi contino le facce che li rappresentano: per questo, così come appare ridicolo parlare di rivoluzione pensando al volto di chi ci governa oggi, allo stesso modo noi, cittadini siciliani, sottoscrivendo questo Manifesto, ci affidiamo al volto e alla storia politica di Nello Musumeci, alla sua consapevolezza culturale, alla sua conclamata capacità di governo, alla sua onestà, alla sua lealtà e alla sua trasparenza. Noi ci affidiamo soprattutto al suo essere uomo non condizionabile dall’eterno sistema di potere che ha sempre condizionato la politica siciliana e le sue scelte, ignorando il ‘bene comune’ e calpestando la dignità e la qualità della vita dei siciliani. Noi ci crediamo e sopratutto crediamo, come l’indimenticabile Paolo Borsellino, che questa Terra un giorno diventerà bellissima”, conclude il manifesto.