“Se unisco, ci sarò, se sarò divisivo farò non uno ma due passi indietro”. Lo ha detto l’ex presidente dell’Ars Francesco Cascio, in una intervista su Live Sicilia a proposito delle prossime amministrative di Palermo.
“Il mio nome è ormai sulla bocca di tutti? Lo so – dice nell’intervista rilasciata a Salvatore Ferro – e il primo sentimento è di meraviglia, di stupore in positivo. Provo un’intima gioia nel vedere che la politica si ricorda ancora di me dopo che ne sono stato fuori per cinque anni, considerate le amarezze che si sono frattanto susseguite. Significa il riconoscimento che forse qualcosa di buono ho lasciato, malgrado pure il modo con il quale ho interrotto”.
“Due mesi fa dissi a un suo collega – aggiunge Francesco Cascio – che ero decisamente fuori, pur avendo incontrato diversi esponenti politici di altrettanto diversi partiti. Ma se nella mia parte politica io potessi veramente essere elemento di sintesi, di superamento delle schermaglie di nomi, sono disponibile a candidarmi. Il cerchio si va stringendo sempre più, inutile negare che il mio nome circola e resiste fra quelli possibili. La mia condizione, innanzitutto con me stesso, è che quel nome non divida ma unisca”.
“Se mi dovessi accorgere, una volta candidato, che esiste ancora divisione – sottolinea Francesco Cascio – mi tirerei fuori da me. Chiaramente, più le elezioni si approssimano e più si infittiscono gli incontri fra partiti ed esponenti, e all’interno delle singole forze. Ogni passo avanti significa l’eliminazione di una possibilità, di un nome. Non partecipo a vertici e riunioni, non essendo attualmente parte attiva, tuttavia non è difficile percepire che io sono fra quelli ancora in piedi”, conclude Cascio. (ITALPRESS).