Elezioni Palermo, Miccichè: “Centrodestra sia unito per il bene della città”

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“Alle altre forze di centrodestra dico che non rinunceremo alla candidatura di Francesco Cascio, che però è assolutamente aperta. Vogliamo il centrodestra unito per il bene di Palermo, che ha bisogno di una guida con capacità di governo. Non voglio neanche immaginare che se vinciamo dobbiamo avere all’opposizione in consiglio comunale Fratelli d’Italia”. Lo ha detto il commissario di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè, presidente dell’Ars, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del candidato sindaco degli azzurri nel capoluogo siciliano, in mattinata, alle Terrazze di Mondello.

“Dobbiamo continuare a dialogare – ha aggiunto Miccichè riferendosi a FdI – Dobbiamo essere uniti e siamo pronti ad accogliere gli altri partiti. La rottura con Fratelli d’Italia – ha ricordato Miccichè – nasce durante le elezioni del Quirinale ma non la possiamo subire noi a Palermo. Siamo pronti a riunirci. A La Russa rispondo che non potevamo più aspettare a presentare Ciccio Cascio, ma questo non significa che vogliamo dividerci. Fate una scelta per il futuro. Capisco che Giorgia Meloni non possa accettare quello che dice Miccichè ma quello che dice Berlusconi sì. Dobbiamo lavorare per favorire questo incontro”.

Infine, messaggi sia a Roberto Lagalla, candidato sindaco per l’Udc, che a Totò Lentini, candidato autonomista. “Sono amico di Lagalla – ha detto Miccichè – al quale ripeto non ho offerto nulla, abbiamo parlato di politica. Facciamo politica seria, i cittadini chiedono un centrodestra unito e forte. A Lentini lancio un appello, anche con Totò siamo amici da sempre, la politica si fa tutti assieme per il bene della città, stiamo uniti oggi per stare insieme domani perché con l’unità non si è perso mai”. “Capisco che Giorgia Meloni non possa accettare quello che dice Miccichè ma quello che dice Berlusconi sì. Dobbiamo lavorare per favorire questo incontro”, ha sottolineato Gianfranco Miccichè.

“Se il candidato del centrodestra deve essere Musumeci che sia Musumeci. Però deve essere il candidato di tutta la coalizione, che valuterà più in là. Ricordo che la candidatura di Musumeci, cinque anni fa, fu comunicata a settembre, e perché oggi dobbiamo decidere il candidato per la Regione? E’ un problema successivo e non possiamo legare le elezioni a Palermo alle regionali, con la città stracolma di problemi”, ha detto Gianfranco Miccichè, “Dobbiamo mantenere il concetto di centrodestra, tra sei mesi ci saranno le regionali e tra meno di un anno le politiche – ha aggiunto Micciché – Palermo è uno snodo fondamentale, per il centrodestra vincere a Palermo e dimostrare di saperla governare è fondamentale”.

Infine, la frecciata a quanti vorrebbero esautorarlo in Forza Italia. “Non si può pensare di cacciarmi dalla guida di Forza Italia con le bugie. Quando sarò stanco della politica o quando la famiglia me lo chiederà, sarò io a decidere di andare via – ha detto Gianfranco Miccichè mandando un messaggio chiaro ai dissidenti interni tra gli azzurri -. Qualcuno ha cercato di mandarmi via e in 27 anni di politica è il ventiseiesimo tentativo”.