Intorno alle 3 di stanotte tre uomini sono evasi dal carcere dell’isola di Favignana, sembra dopo aver segato le sbarre. La notizia è stata confermata dalla direzione del penitenziario.
Uno degli evasi, Avolese, si chiama Mario ha 64 anni e deve scontare un ergastolo per omicidio. Scardino ha 39 anni, il suo periodo di carcerazione scade nel 2032; quello di Magione, 37 anni, nel 2037. Il mare agitato lascia supporre che i tre evasi siano ancora sull’isola: non ci sarebbero le condizioni per navigare con una piccola imbarcazione. Controlli sono stati effettuati all’imbarcadero di aliscafi e traghetti. Renato Persico, direttore del carcere di Trapani e responsabile anche della struttura di massima sicurezza di Favignana, spiega che il penitenziario non ha vigilanza sul muro di cinta. Attualmente sono ospitati 46 detenuti, tutti al secondo piano del carcere; il primo non è in funzione.
Il sindacato autonomo della Polizia penitenziaria Sappe, era stato il primo a dare la notizia dell’evasione, sia pur sotto forma di indiscrezione. Il sindacato giudica quanto accaduto “un evento irresponsabile e gravissimo, per il quale sono già in corso le operazioni di polizia dei nostri agenti per la cattura degli evasi.
Nei primi sei mesi del 2017 si sono verificate nelle carceri italiane 6 evasioni da istituti penitenziari, 17 da permessi premio e di necessita’, 11 da lavoro all’esterno, 11 da semilibertà e 21 mancati rientri di internati”, spiega Donato Capece, segretario generale del sindacato. “La sicurezza interna delle carceri – aggiunge – e’ stata annientata da provvedimenti scellerati”.