Un progetto inserito in Palermo Capitale Italiana della Cultura e con le performance special projects del Laboratorio Saccardi e Domenico Pellegrino. Nel gergo della musica rap, “Swag” identifica una persona che ha stile.
La Swag Revolution di Felipe Cardeña, “misterioso artista in stile Banksy”, di origine ispanica ma dall’attitudine al vagabondaggio permanente (il cui lavoro è tenuto vivo da gruppi di ragazzi che ne realizzano collettivamente i lavori e le installazioni, come in una sorta di laboratorio transnazionale permanente), è un coacervo di elementi differenti: stoffe multietniche, collane, fiori, gioielli, quadri a collage che rappresentano personaggi mitologici, santi prelevati dai più diversi credi religiosi, supereroi, antieroi, ribelli, rivoluzionari, fuorilegge, vecchie e nuove icone pop, inserite sullo sfondo pop-floreale caratteristico dell’artista.
Nel cuore di Palermo, nella bellissima cornice dell’oratorio di Santo Stefano Protomartire sede della Extroart, un gruppo di ragazzi appartenenti alla crew di Felipe Cardeña ha realizzato un laboratorio-happening con stoffe, collage, tessuti e gioielli, trasformando lo spazio dell’Oratorio in uno “spazio meticcio”, a metà tra sacro e profano, improntato all’idea di spiritualità, libertà, caos, gioco e sperimentazione, in un folle remix di elementi provenienti da culture, storie, religioni e tradizioni differenti.

Ultima in ordine di tempo tra le tappe del progetto collettivo di creazione di una “Repubblica anarchica e sovratemporale dell’immaginazione, della psichedelia e del desiderio” da parte dell’artista trotamundos y niñ
o de flor (“giramondo e figlio dei fiori”: così lo ricorda una targa posta sul muro esterno della sua casa-laboratorio a Cuba), “Swag Revolution” vuole essere insieme una mostra e un’esperienza di vita.
Un’esperienza totalizzante, fortemente spirituale, seppure in una logica trasversale rispetto ai canoni delle diverse religioni esistenti, dove il dio indiano Ganesh, simbolo di buon augurio e di prosperità, abbraccia idealmente santi e martiri cristiani, dove madonne con bambino, maschere africane e icone pop contemporanee convivono in maniera giocosa, stralunata, paradossale e a tratti vagamente surreale.
All’esterno dell’Oratorio, è stata posta la “tenda hippie”, realizzata da gruppi di studenti e giovani di vari paesi e già presentata da Felipe nei Giardini dell’Isola di San Servolo alla 56^ Biennale di Venezia, del 2015, come opera invitata al Padiglione della Repubblica Araba di Siria, e l’anno successivo nella Napoli Sotterranea.
Una parte dei santini pop di Felipe sono stati affissi in giro per le strade di Palermo: un progetto di arte pubblica curato da Christian Gangitano. “Un’operazione site specific-scrive Gangitano-in una città come Palermo, dove la cultura popolare, sia alta che bassa è protagonista costante di ogni vicenda estetica e del quotidiano”.
“Il Polo Museale Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea della Sicilia-dichiara la direttrice Valeria Patrizia Li Vigni- ancora una volta si apre alla città uscendo dal proprio perimetro fisico del Museo Riso collaborando con la Extroart, una istituzione attiva da oltre un trentennio in città. Swag Revolution un modo altro di coinvolgere il pubblico, l’arte contemporanea ed i nostri artisti Sacs che in questa occasione hanno interagito con Felipe Cardeña, artista eclettico e dirompente con il suo stile apparentemente dissacrante ma che in realtà amalgama saperi diversi e simboli della pop art, per sviluppare un linguaggio contemporaneo sempre più allargato”-
Domenico Pellegrino ha creato per Cardena una Light Connection sulla facciata dell’Oratorio, una grande riproduzione che raffigura Santa Rosalia, immersa nel classico sfondo floreale di Felipe e resa lucente dalle luminarie del palermitano Pellegrino.
“Si tratta di una prima tappa -dichiara Pellegrino-di un progetto più ampio, che ho intitolato Light Collection, nel quale collaborerò con altri artisti di diverse città italiane ed europee, per portare la luce delle luminarie siciliane, nelle opere di arte pubblica, così come il Serpotta aveva esaltato la lucentezza degli stucchi o dell’oro che adornano le sue sculture all’interno delle chiese e oratori”.
“autobomba d’arte” in giro per Palermo e il progetto artistico del Laboratorio Saccardi, il gruppo più irriverente e anticonformista dell’arte contemporanea italiana, una speciale automobile, già decorata in occasione della 100^ edizione della Targa Florio con i colori e gli stilemi dei lavori di Felipe, ospiterà per la serata dell’inaugurazione e nelle settimane successive le opere di decine di altri artisti palermitani, come una sorta di “galleria itinerante permanente”. Un messaggio d’arte, di condivisione e di speranza per la città.
“Autobomba d’arte” in giro per Palermo e il progetto artistico del Laboratorio Saccardi, il gruppo più irriverente e anticonformista dell’arte contemporanea italiana, una speciale automobile, già decorata in occasione della 100esima edizione della Targa Florio con i colori e gli stilemi dei lavori di Felipe, ospiterà per la serata dell’inaugurazione e nelle settimane successive le opere di decine di altri artisti palermitani, come una sorta di galleria itinerante permanente. Un messaggio d’arte, di condivisione e di speranza per la città.
Orari: martedì – venerdì 10-13; sabato 10 – 12 / 16 – 21; domenica 9 – 12.30 / 17.30 – 19.30
(A cura di Ludovico Gippetto)