Fisco: per il Garante del contribuente il rapporto con i cittadini ancora difficile

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“Nonostante l’enorme passo avanti che il fisco ha fatto nell’ultimo decennio, esistono ancora tantissimi motivi che continuano a rendere difficile il rapporto tra cittadini ed uffici fiscali e rendono ancora più necessaria la presenza del garante del contribuente. Qualche volta la giustizia sostanziale risulta troppo distante da quella formale e si fa ancora poco per escludere dal concetto di evasione alcuni episodi in cui il contribuente è colpevole solo di avere applicato male una disposizione senza avere sottratto alcun tributo alla società”. Lo ha detto il garante del contribuente Salvatore Forastieri, che ha promosso e organizzato nella sede dell’Agenzia delle Entrate il convegno su “Dialogo Fisco-Contribuente: giusta imposizione e ruolo del Garante”, in collaborazione con la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate.

“In Sicilia – ha aggiunto Forastieri – ogni 100 segnalazioni presentate 33 giungono a buon fine o viene scoperto un errore da parte dell’Agenzia delle entrate o dei comuni, sarebbe auspicabile che questo non accadesse. E quelle 33 volte che l’agenzia condivide la tesi del contribuente vogliono dire che il contenzioso non ci sarà. Ma anche per le altre pratiche, quando il Garante segnala l’errore del contribuente spesso non finiscono in contenzioso. Dunque, si risolve tutto senza approdare agli uffici della giustizia tributaria”.

Il direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate della Sicilia, Pasquale Stellacci, in collegamento dalla sede dell’Emilia Romagna, ha posto l’attenzione “sull’importanza dello Statuto del contribuente e sul diritto obbligo del contraddittorio che è un’opportunità per l’amministrazione di ascoltare le ragioni del cittadino e per pervenire ad una obbligazione giusta”.

A moderare l’incontro Angelo Gargani, presidente dell’Associazione nazionale Garanti dei contribuenti il quale ha sottolineato che “il garante non è un difensore civico, ma una parte terza che lavora nell’interesse dello Stato e dell’affermazione del giusto”.

Presenti anche Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, Benedetta Grazia Cannata dirigente generale dell’assessorato regionale all’Economia, in rappresentanza dell’assessore Gaetano Armao, Claudio Olivero, direttore regionale Sicilia dell’Agenzia delle Dogane e monopoli, il professore Francesco D’Ayala Valva, docente di diritto tributario, Giuseppina Tutino, avvocato distrettuale dello Stato di Palermo, Achille Chiappetti e Mauro Mura, garanti del contribuente di Toscana e Sardegna e Riccardo Rapanotti, comandante regionale della Guardia di finanza e il professore Angelo Cuva dell’Uncat.