Forum Terziario Donna Confcommercio, Di Dio: “La ripresa passa anche delle imprese al femminile”. Video

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Donne motore della ripresa – L’Economia della Bellezza è il tema del Forum Terziario Donna di Confcommercio che si svolge oggi al Grand Hotel Villa Igiea di Palermo e nel corso del quale è stata presentata una ricerca sull’imprenditoria femminile nel turismo. Sono intervenuti: Patrizia Di Dio, presidente nazionale Terziario Donna Confcommercio Imprese per l’Italia, Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, Betarice Covassi, capo della rappresentanza in Italia della Commissione Europea,Tiziana Pompei, vice segretario generale Unioncamere, Renato Borghi, vice presidente nazionale Confcommercio Imprese per l’Italia e presidente nazionale Federmoda Italia.

Secondo i dati pubblicati dall’Osservatorio sull’imprenditoria femminile di Unioncamere-Infocamere, nel secondo trimestre del 2017 in Italia sono presenti oltre 459 mila imprese che svolgono attività turistiche, pari al 7,6% delle imprese totali. Di queste il 29,7% – quasi 1 su 3 – sono gestite da donne, contro un tasso medio di femminilizzazione in Italia del 21,8%. Considerando, invece, l’insieme delle imprese femminili presenti nel sistema economico italiano, quelle incentrate su attività ricettive, ristorative e di intermediazione turistica rappresentano complessivamente oltre il 10% delle imprese totali.

Dal 2015 ad oggi, le imprese femminili nel turismo segnano un +4,9% contro una crescita complessiva della filiera pari al +4,2%:  trend a cui contribuisce soprattutto la performance del Sud. La maggior concentrazione di imprese turistiche capitanate da donne si trova al Sud dove sono oltre 40mila, mentre è il Nord Est la macroarea geografica a più alto tasso di femminilizzazione: il 31% sul totale delle imprese del turismo.

La classifica per numerosità in valore assoluto delle imprese femminili nel turismo vede tra le prime dieci province: Roma, Milano, Napoli, Torino, Brescia, Salerno, Bolzano, Firenze, Verona e Genova. Palermo si piazza in ventesima posizione con 1.659 imprese rosa nel 2017; in Sicilia sono oltre 8 mila su circa 28 mila e 200, quasi il 29 per cento. Sul totale delle imprese femminili nel turismo l’81,3% sono attività di ristorazione, il 13,8% servizi di alloggio e il 5% attiene ai servizi di intermediazione svolti da agenzie di viaggio e tour operator. A giugno 2017 le imprese registrate sono complessivamente 6.079.761 imprese, di cui 459.092 appartenenti al turismo (7,6% del totale Italia); 1.325.438 le imprese femminili registrate in Italia di cui 136.132, pari a oltre il 10%, nel turismo. Quasi 1 impresa su 3 nel turismo è a guida femminile, contro un rapporto medio di 1 su 5 negli altri settori economici.

“La ricerca Confcommercio Unioncamere che abbiamo presentato in occasione del nostro 4^ Forum di Terziario Donna a Palermo ci ha dato risultati sorprendenti per quello che è l’impegno e la presenza delle donne che fanno impresa nel turismo”, ha affermato Patrizia Di Dio, presidente nazionale Terziario Donna e presidente Confcommercio Palermo.

“Nel secondo trimestre del 2017 – aggiunge la presidente – in Italia sono presenti oltre 459 mila imprese che svolgono attività turistiche, pari al 7,6% delle imprese totali. Di queste il 29,7% – quasi 1 su 3 – sono gestite da donne. Donne che sono calate in questa economia della bellezza che si esprime con la cultura d’impresa che sa guardare lontano e che promuove comportamenti virtuosi sempre più attenti all’individuo e alla comunità, permeata delle specificità femminili di cura, visione dell’altro, ricerca di senso, coraggio, istinto ecologico, cultura, relazioni, solidarietà. E questo è il sistema di valori che in genere le donne portano con sé nel fare impresa e che facilmente traducono in realtà grazie a quelle abilità, di cui sono naturalmente dotate, che poi sono quelle che si cercano oggi nei nuovi manager, quelle caratteristiche empatiche che ormai si promuovono a tutti i livelli della conduzione aziendale più innovativa”.

“Apprezziamo molto il lavoro del ministro Franceschini – osserva Patrizia Di Dio – perché è in linea con un indirizzo di sviluppo delle città e del turismo non indistinto e nello stesso tempo tutela il nostro patrimonio identitario, visto che non solo per i monumenti, per l’arte, per i paesaggi, è attrattiva l’Italia ma anche per tutto il nostro sistema di negozi, di botteghe e di realtà piccolo imprenditoriali che caratterizzano i nostri centri storici, che è un altro patrimonio unico al mondo”.

“Palermo – prosegue la presidente Di Dio – è oggi al ventiseiesimo posto nella speciale graduatoria di imprese al femminile ed è l’emblema delle grandi potenzialità d’ltalia, che non si sono ancora compiutamente tradotte in ricchezza, grazie a quella economia della bellezza che ci richiama al nostro Paese, da tutto il mondo considerato il Bel Paese, sinonimo di Bellezza in virtù del suo patrimonio culturale, artistico, monumentale, paesaggistico, ma anche della sua qualità di vita, nell’alimentazione, nel gusto, nel design e nella moda”.

“La ripresa – continua Patrizia Di Dio – deve partire da questo immenso patrimonio materiale di Bellezza unito al patrimonio immateriale di Bene Essere. L’arte, il paesaggio, la cultura, la tecnologia, la qualità, il cibo, la musica, ma anche il saper vivere, la capacità di mettersi in relazione con l’altro per quella che chiamiamo economia del nuovo umanesimo anzi del womanesimo. Crediamo che le donne possano essere il motore della ripresa – conclude Patrizia Di Dio – e a maggior ragione nell’economia della bellezza puntare sulla risorsa donna rappresenterebbe una valida strategia perché proprio le donne sono eccellenti interpreti e protagoniste”.