I lavoratori di Almaviva Palermo ancora una volta in piazza per chiedere maggiori garanzie per il loro futuro dopo l’arrivo della società che ha vinto l’appalto per gestire i call center della nuova compagnia di volo “Ita” di Rende e Palermo.
La manifestazione dei dipendenti di Almaviva si è svolta davanti al teatro Massimo,, dove decine di dipendenti hanno tenuto un sit in esponendo una serie di striscioni e cartelli. “Ita vola al ribasso, no alla rottamazione del personale e alla macelleria sociale” – riporta uno degli striscioni esposti dai manifestanti – preoccupati da quanto è emerso dal tavolo ministeriale che si è tenuto a Roma martedì scorso.
Le organizzazioni sindacali mostrano preoccupazione per le condizioni dettate dall’azienda Covisian e ritenute inaccettabili. Nel bando di gara, infatti, non c’è traccia della clausola sociale. Se da un lato Covisian è disposta a mantenere le attività nel capoluogo siciliano e a Rende, dall’altro chiede un significativo taglio del costo del lavoro ritenuto inaccettabile.
Si tratta dell’ultima, in ordine di tempo, tegola che si abbatte su 621 famiglie, la maggior parte delle quali vivono a Palermo. In attesa della prossima convocazione fissata il 17 settembre al ministero del Lavoro, i sindacati restano sul piede di guerra.