Il M5S in Sicilia attacca Salvini sulla gestione del caso della nave Diciotti. Il braccio di ferro tra il ministro dell’Interno e l’Ue, la permanenza forzata a bordo dell’unità della Guardia costiera dei migranti e la polemica con il procura di Agrigento per l’avviso di garanzia a carico del vice premier hanno suscitato la reazione del gruppo pentastellato al Comune di Palermo, ma non solo.
Ad attaccare il vicepresidente del governo Conte, esecutivo sostenuto dal M5S, è stato questa mattina Ugo Forello, il capogruppo del Movimento a Sala delle Lapidi, già candidato sindaco dei pentastellati alle amministrative del capoluogo siciliano.
“Fiducia alla magistratura italiana, alla procura di Agrigento e, adesso, al Tribunale dei Ministri. Sono certo che hanno agito e continueranno ad agire con serietà e coscienza. Conosco professionalmente il dottor Patronaggio (capo della procura di Agrigento, ndr) e non ho dubbi sul fatto che abbia condotto le indagini con imparzialità e irreprensibilità” – esordisce in un suo posto su Facebook Forello.
“Circa il comportamento assunto dal ministro degli Interni, vorrei ricordare un principio fondamentale delle moderne democrazie, ovvero che le scelte politiche, la discrezionalità politica e dell’azione di governo, trova un limite invalicabile nel rispetto della Costituzione, dei trattati internazionali e della legge” – attacca Forello, il quale chiude il suo post con l’hashtag “#peròadessobasta”, ricordando che è ormai passato il tempo del “princeps legibus solutus” e che “il rispetto dei diritti fondamentali e delle norme viene prima di ogni cosa”.
Sul caso Diciotti, chiusosi ieri sera con lo sbarco dei migranti al porto di Catania, Forello auspica: “Spero che non avvenga più quello che è successo. Con franchezza questo non è il modo con cui va affrontata la questione dei migranti e il risultato raggiunto lo dimostra”.
E infine: “La verità è che nel 2018 gli sbarchi in Italia si sono drasticamente ridotti, quindi non siamo in una situazione emergenziale. I problemi del nostro paese – conclude -oggi sono altri”.
Il malessere tra i pentastellati siciliani serpeggia in modo ormai palese. Oltre a Forello anche un altro big grillino critica oggi apertamente il vice di Conte. Il deputato del M5S all’Ars Giampiero Trizzino, intervistato da Repubblica afferma oggi che “il braccio di ferro sui migranti tenuti a bordo della nave Diciotti della guardia costiera è un’azione che non posso condividere in alcun modo”.
Alla domanda se non esistano metodi “meno traumatici” della “forzatura diplomatica” con l’Europa per la risoluzione del problema dei migranti, Trizzino risponde: “Questo non è un metodo, questo è un caso che è sopravvenuto e sul quale ci sono forti perplessità, ma questa non è una soluzione, è la conseguenza di un problema che non è mai stato risolto perché non si è fatto in passato. Un’azione – sottolinea nell’intervista – che non posso condividere in alcun modo”.