Il ritorno di Stellone: “Abbiamo le carte in regola per vincere, ho un debito con la società e con Palermo”

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Deciso, determinato e al contempo sicuro di poter fare bene. Roberto Stellone torna a parlare e lo fa da allenatore del Palermo dopo i primi allenamenti e a pochi mesi da quella terribile gara contro il Frosinone che costò la serie A ai rosa.

“L’anno scorso a fine aprile ho accettato di venire a Palermo – esordisce così Stellone – consapevole di poter vincere il campionato e ho riaccettato adesso perché so che abbiamo tutte le carte in regola per riprenderci quello che non siamo riusciti a prenderci. Ho una sorta di debito con la società e la piazza.Vedo grande abnegazione e voglia. A mio avviso ci siamo anche rinforzati rispetto alla scorsa stagione. Il Palermo è allo stesso livello di Benevento e Verona, sarà importante ottenere il maggior numero di punti per evitare i play off. Questa squadra può centrare la promozione diretta”.

A prendere la parola anche il direttore dell’area tecnica rosanero Rino Foschi. “E’ la prima volta che sono qua, dovrebbe essere Stellone a presentare me. Sapete cos’è successo: c’è stato questo cambio e a mio avviso viene da lontano. La società, sul mercato e in campo, non era convinta di un certo tipo di lavoro e mi prendo le responsabilità. Il mercato non ha aiutato. Stellone è venuto con entusiasmo, conosce gli innesti e l’organico. Sono convinto che possa fare cose importanti e farà un buon lavoro: nel mercato di gennaio vedremo cosa fare sia in entrata che in uscita”.

Parola ancora a Stellone: “Ho parlato alla squadra di tanti aspetti, tattici e comportamentali. I moduli hanno tutti dei pro e dei contro, non c’è una regola, la differenza la fanno gli interpreti: abbiamo la fortuna di avere una squadra duttile. Cambieremo ogni volta in base all’avversario. L’anno scorso siamo partiti con la difesa a 4 ma mi baso su un paio di moduli. Ora tutto dipende dallo stato fisico dei giocatori e sfrutterò lo stato di forma di tutti. Starà a me valutare”.

Spazio anche per un confronto con la sua prima avventura in rosanero terminata con la sconfitta di Frosinone: “Questa volta è diversa dalla prima, c’era anche una cornice di pubblico importante perché l’obiettivo era vicino. Ci sono meno presenze allo stadio, ma è normale. Il pubblico può essere decisivo ai fini della classifica e toccherà a noi riportare la gente allo stadio con il nostro lavoro e le nostre prestazioni. Non penso che il Palermo sia in crisi: una prestazione negativa ci sta anche per le più forti, vinci quando stanno bene tutti, si perde quando più di uno ha giocato meno bene. Bisogna ridurre al minimo queste giornate negative”.

“In allenamento ho trovato tutti i ragazzi pronti a lavorare al massimo e con grande disponibilità. Ho trovato bene la squadra dal punto di vista fisico e faccio i complimenti a chi mi ha preceduto – dice Stellone riferendosi a Tedino e al suo staff -. Il Palermo per i risultati ottenuti in questo avvio di campionato non è di certo in crisi, credo che la squadra si sia resa protagonista di prestazioni buone in questo avvio. Le giornate storte possono capitare”.

E sul divorzio dai rosanero dopo la sconfitta nella finale play-off con il Frosinone, Stellone dice: “Non c’è stato confronto con la società, anche per il casino dei ricorsi, non c’è stato nemmeno il tempo. Mi è stato solo comunicato che non si ripartiva con me. Conta solo che io sono qua. Se volevo continuare? Non pensiamo al passato ma a quello che sarà”.

A proposito del cambio alla guida tecnica con l’esonero di Tedino e il ritorno di Stellone, Foschi ci tiene a precisare: “Abbiamo avuto difficoltà serie e abbiamo fatto un mercato per incassare 25-30 milioni. I giocatori potevano andare via ma a fronte delle cifre giuste. Ridendo e scherzando qualcosa lo abbiamo incassato. Molti di loro rimarranno, ci stiamo lavorando. Sicuramente crediamo che Stellone possa fare meglio”. (ITALPRESS)