L’aggressione razzista di Ferragosto è stata documentata da una videocamera di sicurezza a Partinico. Il brutale pestaggio ai danni di sei giovani del Gambia è avvenuto nella notte tra il 14 e il 15 agosto.
I migranti erano già stati picchiati e insultati nella spiaggia di Ciammarita a Trappeto dove avevano trascorso la giornata festiva. Da lì erano saliti sull’automezzo del centro “Mediterraneo” di Partinico guidato da un’operatrice. Gli aggressori li hanno seguiti con tre auto – si vede nelle video sequenze – con cui poi a Partinico hanno circondato il loro automezzo.
Dalle auto sono scese una decina di persone che sono andate verso la vettura dov’erano i migranti e hanno aperto lo sportello facendo scendere gli occupanti. E’ cominciato quindi il pestaggio anche con mazze di legno e metallo.
I sette indagati sono accusati – a vario titolo – di lesioni e violenza privata, aggravati dalla finalità dell’odio etnico e razziale. Le vittime hanno presentato subito la denuncia raccontando di essere state assalite, “senza alcun valido motivo”, da un gruppo di italiani, mentre si trovavano vicino al spiaggia “Ciammarita” a Trappeto per i festeggiamenti del Ferragosto. I giovani sarebbero stati avvicinati da alcuni degli arrestati “insultati e aggrediti con violenza, e apostrofati con frasi a sfondo razziale”.
Dopo essere riusciti a salire sull’automezzo della loro comunità, che li attendeva nei pressi del luogo dell’aggressione per riportarli nella struttura, erano stati inseguiti in auto dagli aggressori, insieme ai loro familiari, sino al centro abitato di Partinico, dove sono stati bloccati e costretti a scendere dal veicolo, per poi essere nuovamente aggrediti violentemente con calci, pugni, bastoni e pietre. Il loro racconto è stato confermato dalle riprese video.
I migranti (cinque dei quali minorenni) e l’educatrice della comunità hanno riportato lesioni e contusioni con prognosi tra i quattro e i venti giorni.