Bufera sul sindaco Gela Lucio Greco per una serie di incarichi professionali conferiti ad un familiare. La vicenda è complessa ed ha indotto l’opposizione di centrodestra in Consiglio comunale a prendere carta e penna e scrivere una nota formale al Segretario generale del Comune del Nisseno, all’Autorità nazionale anticorruzione, all’assessorato alle Autonomie locali della Regione siciliana ed alla Prefettura di Caltanissetta. I consiglieri Sandra Bennici, Gabriele Pellegrino, Emanuele Alabiso, Salvatore Scerra e Giuseppe Spata hanno descritto in maniera circostanziata i fatti.
La storia è effettivamente singolare e coinvolge sia la nipote del sindaco, figlia del fratello, avvocato Paola Greco, sia il figlio del primo cittadino, Mario Greco, anche lui legale. Al centro della polemica, come si legge nel documento inviato dai consiglieri d’opposizione, sei incarichi legali affidati da Lucio Greco (nella foto) alla nipote Paola tra il maggio 2019 e il marzo 2020. Ma il particolare che induce l’opposizione a definire la vicenda “affari di famiglia” è il fatto che la nipote del sindaco, con la delibera n.33 del 6/02/2020 è stata incaricata di difendere l’amministrazione in una controversia contro la signora Lauria, difesa dall’avvocato Mario Greco, che del sindaco è il figlio.
Un cortocircuito nel quale, effettivamente, i due cugini si dovrebbero affrontare, nel giudizio sulla “causa Lauria”, a colpi di codici e carte bollate determinando una condizione imbarazzante per il numero uno dell’amministrazione. Non a caso i consiglieri d’opposizione attaccano a testa bassa: “Il centrodestra si fa carico di sottoporre alla massima attenzione della pubblica opinione una questione assai delicata ed incresciosa ma che merita, di certo, di essere approfondita, vagliata e garantita dalla massima trasparenza, ovvero gli incarichi legali fiduciari che il sindaco Lucio Greco ha autorizzato ad appena dodici mesi dalla sua elezione – si legge in una nota -. E’ appena il caso il ricordare che gli incarichi in questione siano un costo che grava sul Comune e sui cittadini in favore degli incaricati che dovrebbero difenderlo in giudizio, come ogni altro assistito, con il più fedele patrocinio” – affermano i consiglieri.
Spata, Scerra, Alabiso, Pellegrino e Bennici ricordano che in campagna elettorale il sindaco aveva promesso una “rotazione” di incarichi professionali attingendo all’apposito Albo secondo il criterio della massima trasparenza. Sono gli stessi consiglieri a ricostruire la vicenda denunciata. “In uno dei Sei incarichi conferiti alla nipote del sindaco in meno di un anno (evidentemente la rotazione si è inceppata sul suo nome) – spiegano – l’avvocato Paola Greco, ha accettato su nomina dello zio Lucio, di difendere il Comune di Gela contro un avversario di ‘famiglia’, il cugino, avvocato Mario Greco, niente poco di meno che il figlio del sindaco. Per meglio intendere – proseguono – il figlio del sindaco fa causa contro il Comune di Gela (chiedendo un risarcimento per la sua assistita) e l’amministrazione pensa bene di contrastare la pretesa e, sostanzialmente, di difendere i propri diritti nominando quale suo difensore Paola Greco, la cugina di Mario Greco”.
Da qui la nota diramata agli Uffici competenti per fare chiarezza sulle scelte dell’amministrazione e sulla legittimità degli atti del sindaco oggetto dell’attenzione del centrodestra gelese.