Dovrebbe tenersi oggi il processo per direttissima nei confronti di Pietro Sclafani, il panettiere palermitano di 49 anni che ieri mattina ha travolto e ucciso in via Libertà Tania Valguarnera, la giovane di 29 anni dipendente di Almaviva. Il Procuratore di Palermo ha annunciato che saranno chieste pene esemplari.
L’uomo, fuggito subito dopo l’impatto e rintracciato poco dopo in via Autonomia Siciliana grazie alle indicazioni fornite alla polizia da testimoni e colleghi della vittima, ha trascorso la notte nella camera di sicurezza della Questura: un provvedimento disposto in considerazione del pericolo di fuga dell’uomo, che ora deve rispondere di omicidio colposo, omissione di soccorso e resistenza a pubblico ufficiale.
Sclafani aveva alle spalle una lunga sfilza di multe, soprattutto per eccesso di velocità, e la patente gli era già stata sequestrata una volta e poi riconsegnata. Ma negli ultimi 4 anni aveva collezionato ancora decine di contravvenzioni (almeno 30, sempre per alta velocità) e così era stato avviato un nuovo iter di sospensione della patente. Inoltre il narcotest al quale è stato sottoposto ieri ha dato esito positivo, dunque l’uomo avrebbe assunto sostanze stupefacenti prima di mettersi alla guida.
Secondo le ultime informazioni riguardo alla dinamica, Sclafani stava percorrendo a velocità sostenuta la corsia preferenziale di via Libertà quando ha travolto Tania Valguarnera, uccidendola sul colpo. Sembra che al momento dell’impatto stesse anche parlando al telefonino. In base a quanto riferito da alcuni colleghi della vittima, che in quel momento erano affacciati alle finestre del call center di via Cordova perchè c’era stato un improvviso black out nella zona, il Fiat Doblò di Sclafani si sarebbe fermato qualche metro oltre il punto dell’impatto, per poi fuggire a tutta velocità.