La Gran Bretagna insiste, “errore di persona, Medhanie Yehdego Mered è libero”

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Medhanie Yehdego Mered

Medhanie Yehdego Mered, il trafficante di esseri umani arrestato nel 2006 in Sudan dalla polizia italiana è in realtà libero e vive in Africa. A sostenere ancora la tesi dell’errore di persona è il quotidiano britannico The Guardian, secondo il quale l’uomo sotto processo a Palermo è  solo un povero profugo eritreo, mentre il famigerato trafficante ricercato si starebbe dando alla bella vita in Uganda.

La vicenda inizia nel giugno del 2016, quando la Procura palermitana annunciò “l’arresto dell’anno” in Sudan del famigerato gangster 35enne Medhanie Yehdego Mered: il sospetto venne poi estradato in Italia con l’aiuto dell’Agenzia criminale britannica e del ministero degli Esteri del Regno Unito (nella foto il suo arrivo a Ciampino). Successivamente però un documentario realizzato dalla rete televisiva pubblica svedese Svt in collaborazione con i reporter del Guardian avrebbe invece dimostrato che l’uomo arrestato sarebbe invece il 29enne profugo eritreo Medhanie Tesfamariam Behre.

Secondo la “Svt” inoltre la polizia europea Europol sarebbe a conoscenza del fatto che il vero trafficante di uomini è ancora a piede libero, ma non sarebbe riuscita a convincere la magistratura italiana ad emettere un nuovo mandato di cattura nei suoi confronti ed a liberare l’uomo attualmente in carcere in Italia; il documentario svedese cita diversi testimoni che avrebbero visto il trafficante Medhanie Yehdego Mered, soprannominato “il generale”, in diversi nigh-club della capitale ugandese Kampala.