Lampedusa: barcone sequestrato affonda per il maltempo, gasolio in mare

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A Lampedusa un barcone sotto sequestro da parte della magistratura a seguito di uno sbarco di migranti è affondato nella notte mentre si trovava nel porto, a causa delle cattive condizioni meteomarine. A riferirlo è il sindaco dell’isola, Salvatore Martello, presente a Palazzo d’Orleans di Palermo per partecipare alla giornata di lavoro convocata dal governo regionale per discutere i problemi delle isole minori.

Salvatore Martello riferisce anche di una macchia di gasolio fuoriuscito dal barcone e che “sta inquinando” le acque del porto. “Come si fa a intervenire, in questi casi, se non c’è un posto di protezione civile direttamente sull’isola?”, si chiede il sindaco di Lampedusa.

Circa una settimana fa Martello aveva denunciato il pericolo rappresentato dalle imbarcazioni utilizzate dai migranti per le traversate sul Mediterraneo e che, a seguito dei sequestri, vengono ormeggiate nel porto della più grande delle isole Pelagie rimanendo in balia delle onde causate dal maltempo.

“Fratelli d’Italia aveva chiesto al Governo di intervenire immediatamente affinché i barconi utilizzati dai trafficanti di immigrati e poi abbandonati o posti sotto sequestro dall’Autorità giudiziaria venissero messi in sicurezza dato il maltempo in arrivo. Una richiesta rimasta purtroppo inascoltata dal governo che oggi è responsabile del disastro ambientale avvenuto a Lampedusa dove lo sversamento di gasolio da un barcone sta inquinando il mare antistante il porto. Chiediamo al governo e al ministro dell’Ambiente quali misure straordinarie intendano adottare per porre rimedio alla loro incompetenza e rinnoviamo l’invito alla messa in sicurezza dei barconi sequestrati o comunque abbandonate sull’isola o nel mare antistante. Lampedusa non può pagare anche gli effetti collaterali dell’immigrazione incontrollata, subito un’indagine per l’accertamento delle responsabilità”. Lo dichiara Carolina Varchi, deputato di Fratelli d’Italia che già a settembre aveva denunciato dalla sua pagina Facebook il pericolo per l’ambiente e la salute pubblica costituito dalle carrette del mare ammassate senza criterio in uno spiazzale vicino il porto e nel porto stesso”.