L’associazione Amari Cantieri, che dal 2016 riunisce residenti e negozianti della zona che lamentano i disagi provocati dai lavori in corso, ha diramato un documento con cui intende focalizzare l’attenzione sui cantieri per la realizzazione dell’anello ferroviario e per la condotta fognaria di via Roma che al momento risultano entrambi fermi.
Nella nota si legge: “in merito alla stasi dell’anello ferroviario l’area 5 di via Emerico Amari è stata occupata a partire dall’8 maggio e ad oggi la singhiozzante attività cantieristica ha prodotto la sola esecuzione dei solchi”. L’associazione ricorda anche che l’ordinanza che ha dato inizio a questa fase, stabilisce la riconsegnata dell’area entro il 31 dicembre 2018, ma i componenti del sodalizio temono che questa data non possa essere rispettata.
“Inoltre – prosegue il documento – dall’inizio dei lavori in via Amari hanno chiuso 17 attività commerciali e il numero è destinato ad aumentare, anche perché le aree appena liberate (dopo un’occupazione prevista per 11 mesi ma che si è protratta per 28) sono preda di varie forme di abusivismo, mentre i residenti sono costretti a vere e proprie gimcane per raggiungere le abitazioni”.
Per quanto riguarda il collettore fognario di via Roma da “Amari Cantieri” fanno sapere che “la stasi sarebbe stata determinata dalla presenza della rete telefonica all’interno della condotta fognaria, situazione doveva essere nota sia al Comune di Palermo, che ha autorizzato tale sistemazione, sia al gestore della rete telefonica Telecom e allora – aggiungono – non si comprende come si possa dare inizio ad un’opera senza aver preventivamente concordato lo spostamento della sottorete in questione. Desideriamo – conclude la nota – che le aree in questione siano presto restituite ai cittadini”.