Una riflessione sul “risultato pessimo, assolutamente scadente, insoddisfacente” della Lega-Prima l’Italia, in occasione delle amministrative del 12 giugno, in Sicilia e a Palermo, dove nel capoluogo ha raggiunto il 5,2% con 9.734 preferenze.
Igor Gelarda, consigliere comunale uscente – e non rieletto – a Palazzo delle Aquile, a quasi un mese dalle elezioni, scrive un lungo post su Facebook in cui non le manda a dire, accusando primo tra tutti il segretario regionale Nino Minardo “che avrebbe dovuto fare una riflessione, convocando subito una assemblea allargata ad iscritti, amministratori e dirigenza, ma che se ne è però guardato bene”.
Gelarda parla di “un pericoloso campanello d’allarme che dovrebbe indurre Matteo Salvini ad azzerrare e modificare completamente l’assetto del partito a livello regionale. Siamo passati da un risultato incredibile del 21% alle europee di 3 anni fa, al 2,5 % di Agrigento di un anno e mezzo fa a un 5% per miracolo di Palermo adesso”.
Gelarda ricorda che in campo c’erano 5 consiglieri comunali uscenti, due deputati regionali, un assessore regionale e un deputato nazionale. “Tutti quanti insieme – dice – siamo riusciti a superare di appena 250 voti lo sbarramento. È chiaro che il partito in Sicilia non è più attrattivo, non incarna più quella forza di rottura con la mala politica siciliana che la gente si aspettava”.
Gelarda osserva che “le persone vogliono risposte e a Palermo hanno votato 4 cittadini su 10 perché ormai la sfiducia nella politica è totale”. “La Lega, che in Sicilia non ha dato risposte, è stato punita – sottolinea – Per quale motivo oggi un siciliano dovrebbe votare ancora la Lega di Salvini che non ha rotto gli schemi del passato e che in Sicilia è gestita da persone che hanno già governato senza che nulla cambiasse nell’Isola?”, si chiede Gelarda, che ha raccolto appena 846 voti.
“Adesso chiedo un profondo momento di riflessione a Matteo Salvini, perché voglio stare in un partito che affronta le necessità delle persone, in un partito che non deve chiudersi nei palazzi e chiedere solo posti di potere, altrimenti non ha senso e si viene puniti come lo siamo stati noi a Palermo. Mi aspetto che la Lega cambi completamente aspetto e assetto in Sicilia o non avrà futuro”, chiosa.