Confiscato dalla Polizia un patrimonio del valore complessivo di oltre 1 milione di euro riconducibile a Tommaso Catalano, palermitano di 58 anni, e al figlio Pietro, di 37. La Sezione Misure di prevenzione del tribunale, accogliendo le proposte del questore di Palermo, ha emesso il provvedimento che ha interessato tre appartamenti a Palermo, un immobile a Campofelice di Roccella nel complesso turistico-residenziale dotato di piscina condominiale e servizi vari, una villa a Trabia, in contrada Petruso, nonché una Mercedes Glk 200, tutti intestati a familiari. I due sono ritenuti stabilmente inseriti nel traffico di sostanze stupefacenti.
Il 15 dicembre 2015 Tommaso Catalano e Pietro Catalano erano stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria dai carabinieri nell’ambito dell’operazione di contrasto al narcotraffico “Panta Rei”, per traffico, detenzione e trasporto di sostanze stupefacenti aggravati dall’avere agevolato Cosa nostra: un vasto giro di hashish e cocaina, in particolare tra la Campania e la Sicilia. Tommaso e Pietro Catalano sono stati condannati rispettivamente a 6 e 8 anni.
Successivamente, a febbraio 2017, a Pietro Catalano erastata notificata una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nell’ambito delle indagini condotte dalla Sezione Antidroga della locale Squadra mobile nell’operazione “Back Again” per traffico di cocaina, eroina, hashish e marijuana. Con lo stesso provvedimento il tribunale aveva anche applicato la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale della pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno per la durata di tre anni e mezzo per Tommaso Catalano e due anni e mezzo per il figlio.
Dal 2017, l’Ufficio Misure di Prevenzione della Questura di Palermo ha condotto indagini patrimoniali nei confronti di Tommaso e Pietro Catalano, nonché dei rispettivi nuclei familiari che hanno consentito di accertare una sproporzione economica tra gli acquisti mobiliari ed immobiliari effettuati dagli stessi e i redditi percepiti. La qual cosa ha dimostrato il giro di denaro di natura illecita, frutto di attività criminali legate al traffico di droga. In seguito agli accertamenti i due Catalano sono stati prima proposti per l’applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale e, successivamente, raggiunti dai decreti di sequestro beni emessi dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione il 18.12.2017 e il 01.10.2018, che adesso si sono trasformati in confisca.
Con lo stesso provvedimento il Tribunale ha anche applicato la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale della pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno per la durata di anni tre e mesi sei a Tommaso Catalano e di anni due e mesi sei per il figlio Pietro.