Blitz della polizia per arrestare tre esponenti delle più importanti cosche dell’agrigentino. Si tratta di Pietro Campo, 64enne di Santa Margherita Belice, Ciro Tornatore, 81enne di Cianciana, e Vincenzo Marrella, 42enne di Montallegro, accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso e detenzione illegale di armi da fuoco. L’obbligo di dimora, invece, è stato emesso a carico di un catanese accusato di furto aggravato in concorso.
Campo e Tornatore, in particolare, sono ritenuti, fino al 2013, esponenti di primo piano di Cosa Nostra a livello provinciale. Entrambi erano già stati arrestati nel 2002, nell’ambito dell’operazione ‘Cupola’, nel corso di un summit mafioso, organizzato per l’elezione dell’allora capo provincia di Cosa nostra Maurizio Di Gati. Questa rappresenta la terza fase dell’operazione Icaro scattata il 2 dicembre 2015, con l’esecuzione di 13 misure cautelari, e il 26 maggio 2016 (9 le misure cautelari), condotte, come quella attuale, dalle Squadre mobili di Palermo e Agrigento, dirette rispettivamente da Rodolfo Ruperti e da Giovanni Minardi.
Nelle precedenti occasioni, la polizia di Stato aveva eseguito le 22 misure cautelari a carico di altrettanti indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo dei reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsioni, riciclaggio, danneggiamenti, detenzione illegale di armi da fuoco e relativo munizionamento, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, rapina aggravata dall’uso delle armi e tentato omicidio. L’indagine è stata diretta dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo. Gli arrestati sono stati condotti nel carcere di Agrigento.