La Polizia ha eseguito un decreto del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese, Giovanni Antoci e ha sequestrato l'”impianto di sollevamento installato nella Piazza Marina di Cefalù”.
Il provvedimento dopo numerose attività di osservazione e di monitoraggio effettuate dai poliziotti sul tratto di mare compreso tra Piazza Marina e via Vittorio Emanuele, sino al Lungomare Giuseppe Giardina della cittadina normanna, grazie alle quali “è stata accertata una condizione di grave inquinamento ambientale dell’area marittima che si trova a ridosso del Molo di Cefalù cagionata dal continuo sversamento in mare di liquami fognari non trattati provenienti dalle vasche di raccolta e sollevamento del sistema fognario della città”. In occasione di tali servizi, si legge ancora nel provvedimento, “si è avuto modo di accertare la non occasionalità dell’illecito sversamento (che si protrarrebbe da quasi un mese) e la conseguente compromissione significativa della porzione di mare interessata dall’abusivo smaltimento degli scarichi fognari”.
Lo sversamento dei liquami deriverebbe dal cattivo funzionamento di alcune pompe di sollevamento dell’impianto colpito. Alle operazioni hanno preso parte tecnici dell’Arpa, che hanno provveduto al prelievo ed alla campionatura delle acque per le successive analisi tecniche.