Un artista che non vede i colori, ma li sente dentro. La sua specialità sono le ceramiche e i pesci: un ceramista daltonico che usa realizzare i suoi pesci con la testa mozzata dal corpo. Separa le teste dalle code e dal corpo per la dicotomia tra l’apparire e il bisogno di nascondersi.
E’ possibile visitare la mostra Mediterranea, dedicata alle opere dell’artista e scultore calatino Nicolò Morales da Bobez Arte Contemporanea (Palermo – via Isidoro La Lumia 22), fino all’8 gennaio (dal martedì al sabato, dalle 10 alle 12.30 e dalle 17 alle 19.30). In esposizione opere raffiguranti pesci e volatili fantasiosi, conchiglie e pinne di Megattera, cioè la balena, teste umane e altre realtà appartenenti al mondo marino.
La particolarità delle opere di Nicolò Morales è che sono tutte istallazioni a muro o a pavimento, perché l’artista fa entrare e uscire i suoi soggetti dalle superfici, separando la testa dalla coda per la dicotomia tra l’apparire e il bisogno di nascondersi. “La parte mancante è idealmente dentro la superficie – spiega Morales – perché in questa società tutti vogliamo emergere e, al tempo stesso, tutti sentiamo il bisogno di scappare in un universo che il più delle volte non è il nostro. Scelgo i soggetti marini – prosegue Morales – perché è dal mare che viene la vita, lo stesso feto è immerso nel liquido amniotico e il corpo umano è nel 90% acqua”.
Il quarantenne Nicolò Morales, è un artista, artigiano, un maestro ceramista. A 17 anni ha debuttato con la sua prima personale. La sua consacrazione, alla Biennale di Venezia 2011, curata da Vittorio Sgarbi che delle sue opere ha detto: “Sono invenzioni di grande felicità”.
Morales non ha seguito le orme del padre fruttivendolo perché non distingueva i pomodori verdi da quelli rossi, non per mancanza d’impegno, ma perché daltonico. Ha trovato però rifugio in un mondo fatto di sfide cromatiche, sfumature mediterranee e delicate armonie. Ha frequentato le botteghe di Caltagirone e l’Istituto d’arte sviluppando una profonda allergia per gli insegnamenti standard, le geometrie sterili, gli stampi seriali, i calchi e le decalcomanie.
“Nicolò Morales è il ceramista daltonico che non vede i colori ma li sente dentro e che si sta imponendo per la vitalità delle sue cromie e delle sue creazioni”, ha detto Paola Lenti, architetto ed esperta di design internazionale, Compasso d’oro, l’oscar degli architetti e vincitrice del German Design Award 2018.