Aveva vinto un concorso con 97 posti disponibili per entrare nel centro di restauro della Regione siciliana nel 2000. Prima in graduatoria come assistente tecnico dell’assessorato Beni culturali. Ma Gloria Bonanno, che oggi ha 52 anni, è entrata in servizio il 2 novembre scorso: 17 anni dopo.
La parabola lavorativa della donna è stata raccontata dalla Gazzetta del Sud che ha spiegato come Gloria Bonanno nonostante i lacci e laccioli della burocrazia e delle normative non sia stata ferma. E’ diventata maggiore del corpo di commissariato dell’esercito con la qualifica di esperto conservatore nel restauro di beni librari e archivistici, ha lavorato in Svizzera e per la Regione Friuli Venezia Giulia, ha progettato il restauro del materiale librario della biblioteca di palazzo Arsenale a Torino, ha uno studio a Messina ed è stata docente a contratto dell’Accademia di Belle arti a Catania.
La vicenda, che non è unica e neanche rara in Sicilia, viene spiegata dal legale della restauratrice, Mario Caldarera: la graduatoria provvisoria viene pubblicata nel 2005, poi integrata nel 2006 ma la Regione non porta avanti la selezione dei posti. Nel 2008 l’assessorato viene messo in mora. Il Tar di Catania sentenzia nel 2009 e la Regione nel 2010 dice che in virtù del blocco delle assunzioni non può procedere a fare entrare Gloria Bonanno in servizio. E così avanti fino al 2 novembre scorso quando Gloria è diventata finalmente dipendente regionale.
Ma Gloria Bonanno non è sola in questa situazione più che paradossale: “Assieme a lei ha assunto l’incarico un’altra collega, ma nella stessa posizione vi sono un’altra settantina di colleghi – ha ricordato l’avvocato Caldarera –, per i quali si sta aspettando una decisione della Corte d’Appello di Palermo”.