Mezzojuso, caso sorelle Napoli: in 4 rinviati a giudizio, Comune escluso da parte civile

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Rinvio a giudizio per Simone La Barbara, Antonino Tantillo e Liborio Tavolacci, accusati di tentata estorsione nei confronti delle sorelle Ina, Irene e Marianna Napoli e per calunnia di Giuseppe La Barbera, difese dall’avvocato Giorgio Bisagna. Lo ha stabilito il gup di Termini Imerese Stefania Gallì.

Secondo l’accusa, le tre sorelle, salite alla ribalta della cronaca anche grazie alla trasmissione Non è l’Arena di Massimo Giletti, sono state vittime negli anni di ripetute intimidazioni all’interno della loro azienda agricola tra Mezzojuso e Corleone. In particolare, gli imputati avrebbero tentato di appropriarsi di terreni della famiglia Napoli.

L’udienza davanti al Tribunale collegiale si terrà il prossimo 25 settembre. Esclusa la costituzione di parte civile del Comune di Mezzojuso. Durante l’udienza preliminare il sindaco Domenico Giardina aveva chiesto la costituzione di parte civile del Comune, ma il pm si era opposto sottolineando l’isolamento delle tre sorelle da parte della comunità di Mezzojuso. Adesso il gup ha deciso di non accogliere la richiesta. Sono state ammesse, invece, quelle delle sorelle Napoli e della Federazione antiracket di Capo d’Orlando. (Ansa/AdnKronos)