“Esprimiamo più di una perplessità sull’evoluzione del percorso finalizzato alla messa in opera della futura rete ospedaliera. Pur apprezzando che le nostre perplessità, più volte manifestate nel corso di questi anni, sono state recepite dal nuovo governo come ad esempio la considerazione del criterio orografico e territoriale nostra prima preoccupazione in relazione alla rete tempo dipendente”.
E’ quanto dichiarano i segretari regionali della Ugl sanità e della Ugl medici, Carmelo Urzì e Raffaele Lanteri, aggiungendo: “Non possiamo non prendere atto che un argomento così importante avrebbe avuto bisogno di altri momenti di confronto con le parti sociali prima di approdare nella VI commissione dell’Assemblea regionale siciliana, ma che soprattutto necessitava dell’apporto di una governance stabile delle aziende ospedaliere e non di manager dichiarati decaduti da una recente sentenza della Consulta”.
“Questi passaggi iniziati, ed a nostra conoscenza non completati, – aggiungono – avrebbero probabilmente consentito di evitare alcuni refusi che certamente saranno meglio valutati nella stesura definitiva che ci auguriamo possa avvenire a breve”.
“Vorremmo dare un contributo fattivo, in questa fase, sulla creazione di una rete per la prevenzione ed il trattamento dei tumori femminili che non riusciamo ad individuare o sui presidi di alcune alcune zone, in particolare nel messinese, dove ci sarebbe a nostro avviso qualcosa da migliorare e ci piacerebbe inoltre capire quali percorsi saranno immaginati e realizzati per i cronici. Per non considerare la già nota, oltretutto in diverse occasioni espressa, posizione sulla mancata apertura dell’ospedale San Marco di Librino a Catania, che consentirebbe tra l’altro la chiusura del pronto soccorso del ‘Vittorio Emanuele’ concludono.