Ordinanza migranti, Musumeci: “Ci rivolgeremo alla magistratura”

0
34

“Ci rivolgeremo alla magistratura”. Lo ha detto il governatore siciliano, Nello Musumeci, intervenuto a Sky Tg 24, tornando a parlare della sua ordinanza e del “silenzio” del Viminale.

“A questo provvedimento non si è arrivati senza parlare prima più volte con il Viminale. Non sono così sprovveduto. Ma la tensione in Sicilia sta crescendo. Alla scadenza delle 48 ore gli hotspot non sono stati liberati dalle forze dell’ordine. Capisco che possono esserci dei problemi logistici, che devono essere trovati dei luoghi in cui trasferire i migranti, ma per questo Roma avrebbe dovuto contattare la Regione… se il governo avesse chiesto 8-10 giorni di tempo non ci sarebbe stato alcun problema… invece il silenzio, l’arroganza, il mostrare i muscoli”, ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, a Skytg24, A mezzanotte la sua ordinanza prevedeva che si sgomberassero gli hotspot e i centri di accoglienza. Ebbene, ha aggiunto il governatore, non è stato fatto e “sono pronto anch’io a ricorrere ai giudici”. Già ieri parlava di questa possibilità, dicendosi pronto a reagire a fronte di questa “grave omissione”.

“Ho parlato più volte col ministro Lamorgese, al quale ho dato piena disponibilità – ha proseguito Musumeci – il nostro servizio sanitario ha assicurato 11 mila interventi per gli immigrati”. Per Musumeci, “è impossibile non raccogliere il grido d’allarme che proviene non solo dal presidente della Regione, ma anche dai sindaci. Noi non ci occupiamo di migranti. E’ una competenza del governo centrale, ma sono l’autorità sanitaria in Sicilia, soggetto attuatore dell’emergenza Covid, e devo attestare che i centri dove lo Stato ammassa migliaia di migranti, sono illegali. Se il governo dovesse dirmi che entro 8-10 giorni libererà quegli squallidi luoghi, non ci sarebbe problema, ma il governo tace da 48 ore, un silenzio assoluto. Con il ministro Lamorgese ho parlato l’ultima volta otto giorni fa e 15 giorni fa con il premier. Non è vero che manchi l’interlocuzione, Roma è stata colta impreparata da una vicenda che tormenta la comunità siciliana che non è razzista, ma che si sente abbandonata davanti all’indifferenza dello Stato centrale”. Ecco perché, conclude Musumeci, “noi vogliamo perseguire l’unica misura che riteniamo possibile, a meno che lo Stato non ci chieda 8-10 giorni”.

“Il governo centrale, che ha avuto notificato il provvedimento, non ha ritenuto di dover dare disposizione alle forze dell’ordine e, quindi, alle prefetture per potere sgomberare i centri di accoglienza in Sicilia ma al tempo stesso entro le 48 ore non ha provveduto a impugnare l’ordinanza. Significa che ci troviamo di fronte a una palese inosservanza, a una palese omissione perché le precedenti due ordinanze in materia sanitaria le prefetture le avevano regolarmente osservate. E’ chiaro che tra qualche ora ci rivolgeremo alla magistratura ed è triste constatare come due articolazioni dello Stato, governo centrale e regionale, debbano ricorrere alla magistratura per riaffermare un principio sacrosanto che è il diritto alla salute”, ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ospite di Skytg24.

“Ho grande rispetto verso le istituzioni ma ho il dovere anche di prendere atto dello stato d’animo della mia comunità, di difendere la salute di chi sta in Sicilia. Se all’interlocutore rappresenti sempre lo stesso problema e non hai risposte, devi ricorrere a tutti gli strumenti leciti che la magistratura o l’ordinamento mette a disposizione”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ospite di Skytg24. “Ho già dimostrato di essere collaborativo, abbiamo sempre dato ampia disponibilità”, ha aggiunto spiegando: “Abbiamo cercato di calmare la gente, colloquiare con i sindaci ma non puoi frenare una situazione di promiscuità disarmante e irragionevole. I migranti scappano e creano paura nella gente. E’ facile commentare la vicenda dietro a una scrivania o su una poltrona”.

“Il presidente della Regione – ha precisato – emette un’ordinanza, a eseguirla sono le forze dell’ordine che dipendono dallo Stato. Se il Viminale chiama i prefetti dell’isola e dice “non vi muovete sull’ordinanza”, è chiaro che nessuno si muove. Non voglio pensar male ma non è difficile pensare che questo sia accaduto. Tanto è vero che gli hotspot non sono stati liberati”. Per il governatore siciliano, “mostrare i muscoli, l’arroganza non serve nel dialogo fra le istituzioni”. Sulla diffusione del contagio e sui comportamenti di abitanti e turisti, Musumeci ha spiegato: “Abbiamo adottato ordinanze e ripetiamo le raccomandazioni a tutti. I controlli sono di competenza delle forze dell’ordine. Serve maggiore disciplina collettiva. L’ha dimostrato il popolo siciliano durante tre terribili mesi, poi ci si è convinti che la guerra era già vinta. Per quanto riguarda i turisti, nonostante la presenza di oltre un milione di turisti, non ci sono stati casi di contagio. La Sicilia si mantiene in una zona non di emergenza”.

“Da stamattina, a quanto apprendo, si è iniziato a svuotare l’hotspot di Pozzallo, dove alle 11 arrivera’ il nostro team per esaminare l’idoneità dei locali. I ricorsi notificati a mezzo stampa non producono effetti. Ma alzare la voce, a tutela della salute pubblica, evidentemente si. Vedremo se in qualche giorno si ristabilirà la legalità”. Lo scrive il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, su Facebook.

“Spero nel buonsenso del governo centrale. Speriamo che non ci siano né vinti né vincitori”, ha detto a Start, su Sky TG24 Nello Musumeci.