Palazzo delle Aquile, maggioranza divisa sui criteri di nomina dei direttori delle azienda

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Dubbi nella maggioranza orlandiana di Palazzo delle Aquile sui nuovi criteri di nomina dei direttori generali delle partecipate. Una richiesta di chiarimenti sull’emendamento, approvato dal Consiglio comunale di Palermo in occasione dell’adeguamento statutario delle aziende, che introduce modalità e criteri di nomina del direttore generale è stata inviata al segretario generale.

A chiedere lumi sono stati i consiglieri Giusto Catania, Barbara Evola, Katia Orlando, Marcello Susinno di Sinistra Comune, Valentina Chinnici e Paolo Caracausi (Mov139) e Massimiliano Giaconia (Palermo 2022).

“L’emendamento introduce in modo improprio, nello statuto delle società, le modalità per il reclutamento del direttore generale, che devono invece rispondere esclusivamente alle disposizioni di legge” dichiarano i sette consiglieri di maggioranza che non hanno votato l’emendamento. I criteri indicati dall’emendamento, inoltre, non sarebbero aderenti ai principi di trasparenza, imparzialità e pubblicità cui rimanda la normativa specifica sul tema. Nella nota si sottolinea, infine, la necessità che il segretario generale ponga in essere in tempi brevi misure correttive a tutela degli organi societari e del Consiglio comunale.