Più di 150 giovani siciliani si sono dati appuntamento martedì pomeriggio, a Palazzo dei Normanni, per parlare di “Autonomia e futuro”. Al tavolo dei relatori, moderato dall’assessore del Comune di Enna Francesco Colianni, hanno preso posto Marco Pettinato, sindaco di Fondachelli Fantina, Filippo Privitera, sindaco di Camporotondo Etneo, Antonio Coniglio, consigliere comunale di Acireale, e gli studenti Daniela Argirò ed Alessio Liberti. Ha partecipato anche il giovane imprenditore Giuseppe Cataldo, siciliano, residente ormai da tempo a Chicago dove ha fondato un’azienda di import export.
L’incontro è stato organizzato per dare voce ad un movimento giovanile eterogeneo e trasversale che pone nello strumento dell’autonomia siciliana e nel suo corretto utilizzo la speranza per un futuro migliore.
In platea diversi amministratori locali e rappresentanti di associazioni studentesche e universitarie, il vice presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Roberto Di Mauro e i deputati Carmelo Pullara, Marianna Caronia e Daniela Ternullo.
“E’ necessario ed urgente far partire dalla Sicilia e dai giovani siciliani un no forte e deciso all’autonomia differenziata che massacrerebbe l’unità d’Italia, creando delle regioni di serie A e delle regioni di serie C – ha spiegato Francesco Colianni -. Si tratta di un progetto politico perseguito dall’attuale governo che, oltre ad essere totalmente scollegato da ragioni storiche, non farà altro che peggiorare ulteriormente la doppia velocità fra nord e sud del paese determinando un progressivo scollamento degli italiani dal sentimento di unità nazionale”, ha aggiunto Francesco Colianni.
I giovani siciliani che si sono incontrati a Palazzo dei Normanni hanno le idee chiare, vogliono il Ponte sullo Stretto “una grande opera veramente utile all’Italia, ben più della Tav” e puntano sulla fiscalità di vantaggio “unico motore che favorisce lo sviluppo delle aree economicamente depresse”. Una generazione attenta anche a forme di discriminazione striscianti, come quella del caro biglietti aerei, ma con uno sguardo di fiducia verso il futuro. “E la forza del brand Made in Sicily che potrà salvare l’isola – afferma l’imprenditore Giuseppe Cataldo, giunto dagli Stati Uniti proprio per prendere parte all’evento – in particolare modo nel settore delle produzioni alimentari che esercita un fortissimo richiamo nel mercato americano”
“Abbiamo organizzato una rete di amministratori locali che porterà nei consigli comunali siciliani la richiesta di approvazione di una mozione contro l’autonomia differenziata, investendo della questione anche l’Anci regionale e nazionale – conclude Colianni –. Occorre ripartire da un mondo giovanile, coraggioso e determinato in cui il valore dell’autonomia regionale sia il fondamento dell’agire politico”.