Quattro mesi per il rilascio di una concessione edilizia. A lanciare l’allarme per un ritardo “che sta creando la drastica riduzione dell’attività edile per le piccole e medie imprese” sono Fillea Cgil e Fp Cgil Palermo che puntano il dito sulla mancanza “non più tollerabile” di dirigenti tecnici al Comune di Palermo.
“Non è possibile – dicono – che la quinta città d’Italia abbia da cinque anni un solo dirigente tecnico capo area dell’ufficio, con 400 dipendenti, che si occupa di concessioni edilizie e di condoni, di espropri e di centro storico, con le carte da firmare ferme per tre-quattro mesi sulle scrivanie e l’edilizia che va a rilento”.
“Il rilascio tardivo delle concessioni edilizie – sottolineano il segretario generale Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo e il segretario Fp Cgil Palermo Lillo Sanfratello – oltre a compromettere l’andamento del settore, rischia di inficiare i mutui concessi alle famiglie e alle piccole medie imprese per il mancato inizio dei lavori. Tutto questo, sommato alla crisi già esistente nel settore edilizio, acuisce ancora di più le difficoltà del settore delle costruzioni”.
I sindacati sollecitano al Comune la conclusione del concorso, attualmente fermo, bandito nel 2016 per 11 posti di dirigente tecnico, da scegliere tra architetti e ingegneri. A luglio, Fp Cgil, Fp Uil e Csa, unitariamente, hanno inviato l’ennesima sollecitazione visto che, con quota 100 e i pensionamenti, “tra 2019 e il 2020 al Comune di Palermo ci sarà una fuoriuscita di 600 persone, quasi tutti funzionari e istruttori”.
“Abbiamo chiesto all’amministrazione – conclude Sanfratello – di aprire anche la discussione sulle progressioni interne di carriera per colmare i vuoti che determineranno altri rallentamenti nelle attività e di dare risposte con i concorsi a tanti giovani architetti e ingegneri attualmente disoccupati”.