Palermo: assolta l’imputata di un duplice omicidio nella borgata Falsomiele

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La seconda sezione della Corte d’assise di Palermo, presieduta da Alfredo Montalto, ha assolto Adele Velardo, imputata del duplice omicidio di Vincenzo Bontà e di Giuseppe Vela, uccisi a Palermo, nella borgata di Falsomiele, il 3 marzo del 2016. La Procura invece aveva chiesto la condanna all’ergastolo.

Anche Carlo Gregoli, marito della Velardo, era stato accusato dei due assassini, ma frattanto l’uomo si è suicidato in carcere. Adele Velardo si è sempre proclamata innocente. Agli atti dell’accusa c’era un video in cui si vede il suv dei coniugi Gregoli precedere la Fiat 500 delle vittime. Un testimone, che procedeva in auto ha raccontato di aver sentito gli spari, di aver fatto retromarcia e dallo specchietto retrovisore di aver notato l’assassino esplodere vari colpi di pistola contro Bontà e Vela.

La descrizione del killer corrispondeva a Gregoli, geometra del Comune. Il testimone, però, non ha mai parlato della donna. Tracce di polvere da sparo vennero trovate anche addosso alla Velardo che però non avrebbe materialmente fatto fuoco, ma partecipato al crimine raccogliendo i bossoli da terra. Mai scoperto il movente del duplice omicidio.