Anche Palermo dice no all’omofobia, con “Un segno contro l’omotransfobia” il flashmob in programma venerdì 17, in piazzetta Aragona, dalle 16.30 alle 17.30, facendo incontrare quanti condannano un fenomeno che mostra segni di peggioramento in Italia come in tutta Europa.
È, infatti, in occasione dell’Idahobit, la “Giornata internazionale contro omofobia, bifobia e transfobia”, che la Rete RE.A.DY. ha deciso di tendere e far correre un filo rosso lungo in tutta Italia, dando modo a tutti di partecipare lasciando l’impronta delle proprie mani o un altro segno colorato sul lenzuolo che alla fine diventerà simbolo della volontà di dire basta a ogni genere di discriminazioni.
Un momento di grande coesione e voglia di cambiamento, che a Palermo viene promosso da: Arcigay Palermo, Agedo, Coordinamento Palermo Pride, Famiglie Arcobaleno, Alab, Anpi ed Esistono i diritti con il patrocinio del Comune di Palermo.
Colonna sonora di un pomeriggio, che prenderà vita attorno alla panchina “rainbow” a forma di xilofono, realizzata da due artigiani di Alab, Davide Calafato e Giulia Tortorici, sarà il maestro Roberto Superchi con il gruppo canoro “Y Cantor” che scandirà i tanti momenti in programma.
“Quando ho visto la panchina a forma di xilofono arcobaleno ho capito che il flashmob si doveva svolgere qui. Vogliamo, infatti, che sia un pomeriggio pieno di colori – afferma Concetta Di Benedetto, referente per le Pari Opportunità e le Differenze di Genere del Comune di Palermo – così come la filosofia di vita che si appartiene e ci fa ritrovare insieme in eventi del genere. Ringrazio prima di tutto l’amministrazione comunale di Palermo e il sindaco Leoluca Orlando, che ha detto subito si a questa proposta. Ha assicurato la sua presenza. Palermo aderisce dal 2013 a “RE.A.DY.”, la Rete nazionale per l’attuazione di strategie antidiscriminazioni per l’orientamento sessuale e di genere”.
“Capofila di questa Rete – prosegue Concetta Di Benedetto – è la Città di Torino, primo Comune d’Italia ad avere istituito un Ufficio per le Politiche Lgtb e le Pari Opportunità. Come Rete, proprio grazie a Ready, nel 2015 e 2016, abbiamo partecipato a Palermo e Torino a un’attività formativa di altissimo livello insieme a docenti universitari, esponenti di associazioni Lgtb, ma anche rappresentanti delle Forze dell’Ordine. Palermo non poteva mancare all’appuntamento che si celebra in contemporanea in tutto il mondo per dare un segno contro omofobia, bifobia e transfobia. Estremamente significativa e importante la collaborazione che ci sta vedendo tutti uniti – aggiunge Concetta Di Benedetto -, a dimostrare che non ci si ferma al Pride, ma si vuole costruire una grande collaborazione tra realtà che possa dire sempre no a ogni tipo di discriminazione”.
In programma alle 18.45 in vicolo Santa Caterina (piazza Pretoria) anche la XIII “Veglia Ecumenica di Preghiera per il superamento dell’omotransfobia”. Nel corso della manifestazione si commemorerà la figura di Nicola D’Ippolito, attivista LGBT cristiano, scomparso tragicamente durante lo svolgimento della IX veglia il 15 maggio del 2015. Alla presenza di rappresentanti dell’Amministrazione comunale – che patrocina l’evento – verrà posta una pietra d’inciampo in memoria di Nicola D’Ippolito. La fiaccolata per il superamento dell’omotransfobia sfilerà poi per corso Vittorio Emanuele alla volta del convento di Santa Chiara.
Hanno fatto pervenire una propria intenzione di preghiera sia il Sovrintendente del XVI Circuito delle Chiese Metodiste e Valdesi, il pastore Peter Ciaccio, sia, per il secondo anno consecutivo, l’arcivescovo di Palermo, delegato della Conferenza Episcopale Siciliana per il Laicato, Corrado Lorefice: “Custodiamo un “cuore umano” come quello di Dio”, si legge nella preghiera, un messaggio di apertura e accoglienza nei confronti della comunità Glbt.
Oltre alla Chiesa Evangelica Luterana e alla Chiesa Valdese, assieme al delegato arcidiocesano per la pastorale LGBT parteciperanno una dozzina tra parrocchie, movimenti ecclesiali, corali e comunità cattoliche, e diversi gruppi ecumenici e associazioni civiche.
Per la prima volta alla veglia parteciperanno le famiglie religiose dei carmelitani e salesiani.
Come luogo della veglia – improntata quest’anno alla speranza di un’apertura all’accoglienza sempre più ampia da parte dell’intera società, includendo la condizione degli immigrati spesso connotata dal rifiuto dell’accoglienza, dalla violenza subita e dalla negazione di diritti – è stata scelta la Chiesa di Santa Chiara, altamente simbolica. Quel convento salesiano, infatti, è stato per decenni il punto di riferimento per eccellenza per i migranti a Palermo, punto d’incontro e luogo dove potevano e possono fruire di alcuni servizi, e per anni la piazza antistante trasformò nel principale spazio-luogo d’incontro delle comunità etniche africane e medio-orientali.
L’organizzazione della Veglia Ecumenica per il Superamento dell’Omofobia e della Transfobia di Palermo è a cura di realtà come: Ali d’aquila – persone cristiane LGBT di Palermo, – Comunità San Francesco Saverio, – Chiesa Evangelica Luterana, Chiesa Valdese di Via Spezio, Casa Santa Chiara, Comunità Kairòs, Laici Comboniani Palermo, CVX-LMS – Comunità di Vita Cristiana “Madonna della strada e Sant’Alberto Hurtado”, Lega Missionaria Studenti, Parrocchie di “Santa Lucia al Borgo”, “Addaura” e “Ss. Pietro e Paolo”, ACF Sicilia – Associazione Comunità e Famiglia, Agedo Palermo, Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie Palermo, MIR Movimento Internazionale della Riconciliazione – sede di Palermo, Liceo delle Scienze Umane “Camillo Finocchiaro Aprile” di Palermo.