Palermo: gli edili protestano con un sit-in davanti a palazzo delle Aquile

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Sit in dei disoccupati edili di Feneal, Filca e Fillea questo pomeriggio sotto Palazzo delle Aquile, a Palermo. I sindacati degli edili hanno consegnato la piattaforma con le loro rivendicazioni al segretario particolare del sindaco Diego Bellia e al capogruppo del Pd Dario Chinnici, in attesa di un tavolo tecnico con il sindaco e gli assessori al Lavoro e alle Opere pubbliche che il Comune si è impegnato a convocare “in tempi brevi”.

Durante l’incontro, a cui ha partecipato anche il presidente della commissione Urbanistica, i segretari provinciali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Palermo, Ignazio Baudo, Paolo D’Anca e Francesco Piastra, hanno chiesto lo sblocco delle opere pubbliche di Palermo, a cominciare dai lavori per le strade provinciali, “per dare nuovo impulso al settore delle costruzioni e risposta alla domanda di occupazione dell’esercito dei senza lavoro”.

“Dei 96 milioni di euro di opere annunciate nell’ultimo anno nel piano delle opere pubbliche – affermano – ci risulta siano in corso a Palermo gare per soli 15 milioni di euro. Una percentuale bassissima: il Comune ha promesso una verifica sullo stato delle opere e noi chiediamo che si acceleri l’iter per le gare d’appalto”.

Tra le richieste dei sindacati anche l’aggiornamento del monitoraggio sulle opere previste dal Patto per Palermo e dal Piano annuale delle Opere pubbliche e il bando sulla ristrutturazione degli immobili ricadenti nel centro storico. “Chiediamo risposte immediate – hanno aggiunto i tre segretari -. Se non arriveranno organizzeremo una grande manifestazione”.

Un tavolo sulla situazione del Coime si terrà invece l’8 marzo. I sindacati hanno chiesto la previsione nei capitolati d’appalto di norme a tutela dei lavoratori svantaggiati. “Nel caso di ricorso all’appalto che preveda l’aggiudicazione economicamente più vantaggiosa – spiegano – la richiesta è di prevedere l’attribuzione di punti alle aziende che si impegnano ad assumere i lavoratori svantaggiati”.

Per il contrasto al lavoro nero, i sindacati chiedono al Comune di notificare preliminarmente alla Cassa edile e all’Edil Cassa l’apertura dei cantieri, indicando le tipologie dei lavori, nonché di prevedere nel capitolato d’appalto l’obbligatorietà del documento unico di regolarità contributiva (Durc) comprensivo della congruità della manodopera prevista, da stabilire ricorrendo ai dati forniti dalla Cassa edile e dalla Edil Cassa. Contrattazione d’anticipo: si chiede che venga prevista nei capitolati d’appalto di importo pari o superiori a un milione di euro, dopo l’aggiudicazione definitiva e prima della stipula del contratto.