Una relazione di sei pagine per spiegare al Consiglio comunale di Palermo, convocato in forma straordinaria dal presidente Totò Orlando per discutere dell’emergenza bare al cimitero dei Rotoli. Il sindaco Leoluca Orlando sa bene che nel camposanto più grande della città, da lui amministrata praticamente da oltre 30 anni, quelle 920 bare senza sepoltura, sotto i tendoni, nei depositi e persino in alcuni uffici amministrativi, gridano eterno riposo e agitano le opposizioni ormai da mesi. Che nel frattempo a Sala delle Lapidi sono diventate maggioranza.
Orlando ha ricordato che è stato firmato un protocollo d’intesa con la Fondazione Santo Spirito, proprietaria del cimitero Sant’Orsola, mettendo a disposizione mille loculi per l’amministrazione comunale, per l’importo unitario di 1.800 euro (800 a carico del congiunto e 1.000 a carico del comune). “Attualmente – ha spiegato – ne sono state liberate 187, traslate dal cimitero Rotoli 14 a Sant’Orsola. Hanno già pagato la somma dovuta 72 congiunti per altrettante bare, purtroppo – ha sottolineato – il trasferimento va a rilento per grosse difficoltà burocratiche, amministrative e organizzative dovute soprattutto all’insufficienza dei carri funebri e del personale impegnato anche in altri inderogabili servizi”. “Dal 2020 si cerca in tutti i modi di dare una risposta all’emergenza anche con diverse ordinanze sindacali – ha detto Orlando – che hanno avuto come comune denominatore lo snellimento delle procedure finalizzato al recupero di posti per inumazione e tumulazione. Si è proceduto alla liberazione delle nicchie e dei loculi la cui concessione trentennale era scaduta e ciò ha permesso di collocare 142 salme”. Il sindaco ha spiegato che è stata avviata una complessiva ricognizione nei tre cimiteri cittadini “in modo da entrare nell’ottica di considerarli un unico impianto cimiteriale”.
Sei mesi per riaccendere il forno crematorio ai Rotoli
Per l’emergenza bare senza sepoltura a Palermo, “una ditta di Misterbianco nei giorni scorsi ha offerto la cremazione gratuita, compreso il trasporto, per 60 salme e gli uffici stanno già acquisendo le nuove richieste di cremazione per formarne un elenco”. Lo ha assicurato il sindaco Leoluca Orlando. Delle 920 bare non tumulate, 420 bare sono in attesa di un loculo, mentre 500 sono in attesa di un posto in un campo di inumazione.
Altro tipo di intervento su cui si è concentrata l’amministrazione comunale e’ la posa di loculi ipogei prefabbricati, mediante i quali possono essere tumulate 198 bare, che non si sono potute realizzare a causa della mancata individuazione della ditta che dovrà occuparsi dello smaltimento della terra di risulta proveniente dagli scavi.
“Per la riaccensione del forno crematorio ai Rotoli – ha detto Orlando – il progetto prevede la rifunzionalizzazione impiantistica del tempio crematorio, eseguito lo studio di fattibilità, l’importo complessivo è di 245.018 euro. Pubblicato un avviso esplorativo per l’affidamento del servizio di ingegneria e architettura per il progetto definitivo, sono pervenute due istanze che dovranno essere valutate dalla commissione, il progetto va inserito nella programmazione triennale 2021/23 annualità 2021 ed il tempo stimato è sei mesi”, ha spiegato il sindaco.
Progetto per campo inumazione con 198 fosse fermo a studio fattibilità
Il progetto per un campo di inumazione con 198 fosse e consolidare l’area limitrofa nel cimitero di S. Maria dei Rotoli è nella fase dello studio di fattibilità, l’importo è di 317mila euro. “E’ stato chiesto l’inserimento nella programmazione triennale 2021-23, annualità 2021, poi va conferito l’incarico professionale per la redazione dei successivi livelli di progettazione”, ha aggiunto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. “Per la collocazione di 430 loculi fuori terra nei viali del cimitero di S. Maria dei Rotoli – ha spiegato Orlando – il progetto prevede la collocazione di loculi prefabbricati sui viali S. Maria e SS.Trinità. La copertura finanziaria c’e’ e il progetto esecutivo è stato validato lo scorso 15 maggio. Deve essere inserito nel piano triennale 2021/23 annualità 2021”.
“Un altro progetto – ha proseguito – prevede 1.453 posti, per un importo complessivo di 4.228.916 euro, c’è il progetto definitivo, occorre l’approvazione in variante Prg e la modifica del piano cimiteriale. Per l’ampliamento del cimitero S. Maria di Gesù si prevede il recupero di posti attraverso l’utilizzo dell’attuale parcheggio per un totale di 2.800 posti. C’è la progettazione definitiva, occorre l’approvazione della variante e modifica piano cimiteriale”.
Per il nuovo cimitero a Ciaculli, “nell’area individuata dal Prg vigente per un totale di circa 27mila sepolture, il progetto e’ definitivo, ma poiché il vincolo preordinato all’esproprio è caduto, è necessario approvare il progetto in variante al Prg con contestuale approvazione del piano cimiteriale. Gli elaborati architettonici e strutturali sono in avanzato stato di definizione, mancano gli elaborati impiantistici e il computo metrico Interventi a breve e medio termine”.
Mille loculi disponibili in cimitero Sant’Orsola
Nell’intervento al consiglio comunale il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha anche segnalato che “i loculi oggi disponibili al comune di Palermo sono quelli frutto dell’accordo con l’ente Santo Spirito e gli ipogei prefabbricati da interrare. Le famiglie che hanno dato consenso e versato la somma di 800 euro sono 72, di cui 14 sono le salme già trasferite. Le rimanenti 58 saranno tumulate a seguire”. Inoltre, “per altre 348 salme in deposito – ha detto Orlando – si procederà con la loro tumulazione in loculi nel camposanto di Sant’Orsola. Il numero complessivo di loculi previsti a S. Orsola dal protocollo con l’ente Santo Spirito e’ di mille e, pertanto, reperendo le necessarie risorse economiche potranno essere accolte mille salme, tumulandone 40 a settimana”. Tra luglio e agosto, l’ente ha effettuato le operazioni di estumulazione nel Sacrario Bonaventura liberando 187 loculi a vantaggio del comune. “Sono state contattate 318 famiglie per l’acquisto del loculo a S.Orsola, 176 hanno aderito, 65 hanno riferito di non essere interessate e per 47 salme si attende risposta dai congiunti.
La Lega vuole un commissario per l’emergenza cimiteri
“Sin dall’inizio la Lega è stata particolarmente sensibile al problema. Siamo stati i primi a presentare un esposto e siamo stati l’unico partito politico a manifestare davanti al cimitero con la Lega giovani. Matteo Salvini è stato l’unico leader nazionale ad intervenire e domani presenterà un’interrogazione parlamentare e a breve farà anche una visita al cimitero della vergogna. Quello che chiediamo adesso è il commissariamento, con un commissario nazionale o regionale, del cimitero dei Rotoli per la riduzione delle bare in giacenza”. Lo ha detto Igor Gelarda, capo gruppo della Lega al comune di Palermo. “Chiediamo anche un commissario per la progettazione del nuovo cimitero, unica vera soluzione di tutto. La Lega è stata l’unica a proporre soluzioni pratiche, facendo inserire con l’onorevole Marianna Caronia ben 15 milioni di euro nel fondo sviluppo coesione appostate ad hoc per il cimitero. Basta umiliazione dei città”, ha concluso Gelarda.
Scarpinato (FdI) e Argiroffi (gruppo Oso): epoca Orlando finita, si dimetta
“L’epoca di Orlando sindaco volge al termine nel peggiore dei modi, con una città allo sbando in cui niente funziona con i cittadini che sono costretti a fare i conti con i problemi creati da questa amministrazione comunale. L’emergenza cimiteri ha coperto di vergogna Palermo e i palermitani, impossibilitati a poter offrire un sereno riposo ai propri defunti”. Lo dice Francesco Scarpinato, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale. “Il consiglio comunale ha sempre fatto il proprio dovere per un’emergenza diventata ormai una piaga con i cittadini che ci dicono che ‘a Palermo non può più morire’ – aggiunge – Il sindaco Orlando, che è il vero responsabile delle mille bare in attesa di sepoltura, ha fallito sotto ogni punto di vista con un’amministrazione comunale che ha perso la bussola farebbe bene a dimettersi perché Palermo merita di più. Quando la politica non riesce a risolvere i problemi deve mettersi da parte”.
“Non è accettabile e oltremodo ridicolo attribuire la colpa al Consiglio per poi non avere il coraggio di affrontare in aula le accuse. L’amministrazione Orlando si e’ dimostrata incapace e per questo è l’unica colpevole dei mille morti indecentemente accatastati a putrefarsi in attesa di una sepoltura che non ci sarà. Un anno di impegni non rispettati, dopo un decennio intero di inefficienza Orlando”. Lo dice Giulia Argiroffi, consigliere comunale del gruppo Oso. “C’è sempre qualcuno e qualcosa che trae vantaggio dai disastri – aggiunge – ma oggi non è il tempo per raccontare questa verità, aspettiamo le dimissioni, un ‘mea culpa’ di Orlando, doveroso, che, conoscendo la persona, non arriverà. Per questa ragione, il gruppo Oso ha sottoscritto la mozione di sfiducia”.
Argiroffi ha annunciato anche la predisposizione di un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica di Palermo nei confronti del sindaco Orlando per i parenti dei defunti le cui salme giacciono nei viali, nei depositi, nei parcheggi e negli uffici del cimitero di Santa Maria dei Rotoli, “in considerazione delle gravi e reiterate violazioni dei diritti fondamentali della persona. Diversi cittadini, infatti, sono stati costretti a vivere non solo il lutto patito, ma hanno dovuto anche vivere il trauma di non potere dare una degna sepoltura ai propri cari”, conclude.
Assessore Sala: nessuna emergenza sanitaria, bare vanno sollevate da terra
“In atto non esiste alcuna emergenza sanitaria al cimitero di Santa Maria dei Rotoli”. Lo ha detto l’assessore comunale al Patrimonio, con delega ai cimiteri, Toni Sala, intervenendo alla riunione straordinaria del consiglio comunale di Palermo convocata dal presidente Totò Orlando per le 920 bare che sa mesi giacciono senza sepoltura nel camposanto più grande del capoluogo siciliano. “Le bare che attualmente sono a terra – ha sottolineato sala – devono essere immediatamente sollevate, perché dopo questo caldo non possiamo escludere che arrivi qualche acquazzone e quindi la situazione potrebbe creare non pochi problemi”.
“La seduta comunale di stamattina è stata molto utile per consentire all’amministrazione di esporre dettagliatamente le ragioni di criticità dell’attuale emergenza. Provvederò a redigere un cronoprogramma esponendo, punto per punto, le soluzioni per le singole criticità e i tempi nei quali queste potranno essere risolte a seguito di interventi dell’Amministrazione comunale e delibere del Consiglio comunale”. A dirlo è il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, dopo la seduta straordinaria del Consiglio comunale dedicata all’emergenza sepolture al cimitero dei Rotoli con oltre 900 bare ancora in attesa. “Sarà possibile così – ha aggiunto – dare una risposta al dolore dei familiari, ai quali esprimo il disappunto e il rammarico impegnandomi, insieme agli uffici comunali e al Consiglio comunale, a fornire risposte concrete assumendosi ognuno la propria responsabilità. Laddove si dovranno affrontare interventi particolarmente complessi, ciò sarà esposto nel cronoprogramma per capire se un intervento rientra o meno nelle competenze del sindaco o del Consiglio comunale o se è necessario chiedere l’intervento di altri organismi. Sulla base di questo documento, che tiene conto delle indicazioni del Consiglio comunale, adotterò le ordinanze necessarie”.
Sindaco Orlando: farò un cronoprogramma per soluzioni
“La seduta comunale di stamattina è stata molto utile per consentire all’amministrazione di esporre dettagliatamente le ragioni di criticità dell’attuale emergenza. Provvederò a redigere un cronoprogramma esponendo, punto per punto, le soluzioni per le singole criticità e i tempi nei quali queste potranno essere risolte a seguito di interventi dell’Amministrazione comunale e delibere del Consiglio comunale”. A dirlo è il sindaco Orlando, dopo la seduta straordinaria del Consiglio comunale. “Sarà possibile così – ha aggiunto – dare una risposta al dolore dei familiari, ai quali esprimo il disappunto e il rammarico impegnandomi, insieme agli uffici comunali e al Consiglio comunale, a fornire risposte concrete assumendosi ognuno la propria responsabilità. Laddove si dovranno affrontare interventi particolarmente complessi, ciò sarà esposto nel cronoprogramma per capire se un intervento rientra o meno nelle competenze del sindaco o del Consiglio comunale o se è necessario chiedere l’intervento di altri organismi. Sulla base di questo documento, che tiene conto delle indicazioni del Consiglio comunale, adotterò le ordinanze necessarie”.