Sarebbero almeno una quarantina i cipressi da abbattere con urgenza all’interno del cimitero dei Rotoli di Palermo, dove dopo l’emergenza per le oltre mille bare senza sepoltura da alcuni giorni si è aggiunta quella degli arbusti che non godono più di stabilità. Tanto che anche stamattina, il camposanto più grande di Palermo, è stato di nuovo interdetto al pubblico.
“Si aspettava il responso dei tecnici comunali di ville e giardini sulla stabilità degli alberi – dice Igor Gelarda, capogruppo della Lega-Prima l’Italia, che ha partecipato insieme ai tecnici al sopralluogo – la situazione è abbastanza tragica. Ci sono una quarantina di cipressi da abbattere, perché a rischio schianto. È terribile abbattere questi alberi secolari, ma non ci sono altre soluzioni secondo i tecnici. Alcuni si trovano sul viale principale, particolarmente pericolosi per il gran numero di utenti che percorrono la strada”.
Gelarda ha chiesto che non si chiuda il cimitero “ma che si intervenga immediatamente, transennando man mano le parti in cui c’è da lavorare e che si interdica l’accesso alle automobili”.
Già da domani, grazie all’intervento degli operai potatori alcuni alberi cominceranno a essere abbattuti. “C’è stato già un primo via libera della Soprintendenza per alcuni alberi, mentre per altri da abbattere la situazione è più complessa – precisa Gelarda -. Perché bisogna posizionare i mezzi speciali su superfici dove sotto ci sono gli ossari, quindi lo spazio sottostante è vuoto e ci potrebbero essere problemi di staticità”.
L’origine del pericolo dipenderebbe “dal taglio selvaggio delle radici – dice Gelarda – che è stato fatto quando hanno posizionato tra il 2019 e il 2020 alcune tombe di cemento, i cosiddetti loculi ipogei, ma in questo momento la priorità è mettere in sicurezza il cimitero, dove oltre mille bare continuano ad essere vergognosamente a deposito”, conclude Gelarda.