La Nuoto Catania festeggia, il Telimar si morde le mani. Il derby siciliano di A-2 di pallanuoto va alla squadra più esperta, quella che nei momenti decisivi ha saputo mantenere più lucidità e sbagliare di meno. Finisce 8-10 per gli etnei in un match che non ha tradito le attese, tiratissimo, emozionante, deciso da piccoli dettagli, che poi alla fine sono quelli che fanno la differenza.
Peccato soltanto che questa sfida sia stata macchiata da un arbitraggio veramente schizofrenico. Forse troppo preoccupati di tenere in pugno la partita, i signori Iacovelli e Rotondano hanno dato vita ad un loro show personale costruito su molta teatralità e poca oculatezza, e in diverse occasioni hanno preso contemporaneamente decisioni fra di loro contrastanti, in una girandola di falli e controfalli, che hanno spezzato in continuazione il gioco, con un fiscalismo esasperato che ha finito con l’innervorsire tutti, giocatori e pubblico, al di là della circostanza su chi abbia tratto più vantaggio da tanta confusione. Il derby isolano meritava ben altra direzione.
Il dato oggettivo della partita è comunque quello di due belle squadre, piene di giovani siciliani e se la Nuoto Catania è oggi compagine più solida, già pronta per i play off promozione, il Telimar deve ancora crescere sul piano dell’esperienza, ma ha comunque davanti a se ampie prospettive di miglioramento.
Nel primo tempo il rientrante bomber Ciccio Lo Cascio festeggia il suo rientro portando avanti il Telimar in superiorità numerica. Ci pensa Stojcic a riportare la Nuoto Catania in parità, chiudendo un primo tempo molto tattico. La sfida si accende nella seconda frazione con un Telimar scintillante in avvio, e Galioto e Lo Dico portano avanti 3-1 i ragazzi di Schimmenti. La Nuoto Catania reagisce e con un parziale di 3-0 e ribalta la situazione, mentre il Telimar comincia a sbagliare troppo con l’uomo in più.
Il terzo tempo vede un continuo botta e risposta con il pareggio di Giliberti, nuovo vantaggio etneo con Torrisi, pareggio di Galioto e nell’ultimo minuto i gol di Kacar e Torrisi che portavano la Nuoto Catania sul 7-5. Un terzo tempo “sanguinoso” per il Telimar che perde Galioto per tre falli e Lisica per proteste dopo un’infrazione fischiatagli, veramente eccessiva.
Anche la Nuoto Catania perde però il portiere titolare, Pellegrino espulso anche lui per proteste. Il quarto tempo come una polveriera. Il Telimar non ci sta a perdere e con rabbia agguanta il pareggio,7-7, con i gol di Pesenti e Lo Dico entrambi con l’uomo in più. La Nuoto Catania sembra un in difficoltà, ma il Telimar non ne approfitta e anzi Lo Cascio commette una sciocchezza colossale facendosi beccare di nuovo in un fallo in attacco molto duro dopo un’occasione fallita, con conseguente espulsione per brutalità (con nuova squalifica in arrivo) e rigore che consegna il vantaggio alla Nuoto Catania.
Senza tre titolari (Lo Cascio, Galioto e Lisica) il Telimar ha ancora l’occasione per pareggiare ma fallisce incredibilmente una doppia superiorità numerica e nel rovesciamento di fronte il giovane Condemi segnava il 9-7 che chiude in pratica il match ad un minuto e cinque secondi dal termine. A 20 secondi dalla chiusura Fabrizio Di Patti sigla l’8-9 ma è troppo tardi e alla sirena La Rosa suggella la vittoria etnea.
Applausi alla Nuoto Catania, favorita alla vigilia, che consolida la seconda posizione, ma il Telimar non ha demeritato e con un più di attenzione e freddezza avrebbe potuto anche vincerla questa partita. Altri risultati 7 Scogli Siracusa-Muri Antichi Catania 7-9, Frosinone-Arechi Salerno 7-16, Roma Arvalia-Roma Nuoto 5-12, Waterpolo Bari-Latina 9-8, Campolongo Salerno-Civitavecchia 14-11. Classifica Roma Nuoto 22. Nuoto Catania 21, Arechi 19, Campolongo 16, Waterpolo Bari 14, Telimar 12, Latina 11, Civitavecchia 10, Muri Antichi a Frosinone 6, 7 Scogli e Roma Arvalia 1. (massimo bellomo ugdulena)