Per la tragedia di Casteldaccia con 9 morti chiusa l’indagine

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Indagine chiusa per la tragedia di Casteldaccia dello scorso 3 novembre 2018, in cui morirono 9 persone intrappolati in una villetta abusiva per l’esondazione del fiume Milicia.

Il procuratore di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, insieme con il sostituto Carmela Romano, ha chiesto l’archiviazione per cinque degli otto indagati: la richiesta di rinvio a giudizio, infatti, potrebbe essere formulata soltanto per il sindaco di Casteldaccia, Giovanni Di Giacinto, per la responsabile della Protezione civile comunale, Maria De Nembo, e per il proprietario dell’immobile, Antonino Pace.

La Procura ha invece chiesto l’archiviazione – ma le parti civili si sono opposte – per il predecessore di Di Giacinto, Fabio Spatafora, per tre dirigenti che dal 2008 hanno guidato l’ufficio municipale per le sanatorie, i condoni edilizi, le demolizioni e l’acquisizione degli immobili abusivi al patrimonio del Comune, ovvero Rosalba Buglino, Alfio Tornese e Michele Cara Pitissi, nonché per la moglie del proprietario della villetta, Concetta Scurria. Nella villetta, investita da un fiume di fango, persero la vita Francesco Rughoo, Monia, Antonio, Marco, Federico e Rachele Giordano, assieme a Nunzia Flamia, Matilde Comito e Stefania Catanzaro. (Ansa)