Pizza e pizzaioli, le storie di ragazzi che dal nulla hanno tracciato il loro futuro

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Pizza e pizzaioli, le storie di ragazzi che dal nulla hanno tracciato il loro futuro. A dimostrazione che il mestiere di pizzaiolo è molto richiesto anche a Palermo ed in Sicilia ci sono le tante storie di giovani senza lavoro e precari che nella pizza stanno trovando un futuro sia a Palermo che in Sicilia.

Come Ignazio La Franca Pitarresi, 31 anni, che ha dovuto lasciare dopo quattro anni il lavoro di agente immobiliare per la crisi del mercato, approdato per caso grazie ad alcuni amici alla professione di pizzaiolo, dopo un periodo di tirocinio al fianco del maestro Daniele Vaccarella, pizzaiolo de La Braciera in villa, a Villa Lampedusa, che ha ricevuto quest’anno i tre spicchi del Gambero Rosso per la seconda volta consecutiva. “E’ stata un’occasione che ha fatto rivelare una passione”, spiega Ignazio, che all’inizio era scettico.

Ma c’è anche la storia di Roberto Spinelli, 26 anni, diploma al liceo scientifico, sorriso solare e una passione per gli impasti, che gli è stata trasmessa proprio da Vaccarella. “Facevo il muratore – racconta – e in un anno sono uscito dal buio della precarietà totale grazie al corso di pizzaiolo che ho fatto con il maestro Vaccarella, il quale mi ha affiancato per il tirocinio ad Alessandro Pedone e oggi faccio il pizzaiolo al Bistrot 144 di Bagheria. Grazie a Daniele Vaccarella sono stato al campionato mondiale della pizza e la scorsa settimana al SicilPizza di Sinagra nel messinese mi sono classificato primo nella categoria Pizza Classic. Una passione, quella della pizza, che è nata in casa – aggiunge Roberto – infatti con mia nonna da bambino ricordo che preparavamo la pizza e lo sfincione nelle teglie”. Una passione che è diventata in poco tempo un mestiere che ha affrancato Roberto dell’incertezza, un lavoro che lo ha reso felice. “Ma se si vuol fare il pizzaiolo con serietà e professionalità, si devono studiare gli impasti, conoscere le materie prime che permettono di avere un prodotto finale di alta qualità e digeribile, bisogna approfondire l’alimentazione, bisogna avere una cultura della nutrizione”, conclude Roberto Spinelli.

Pizzaiolo mestiere che rende felici. E’ così anche per Samuele Carbone, 19 anni, palermitano, che dopo il diploma all’alberghiero, ha cominciato come aiuto cuoco in hotel. Ma voleva allargare le sue prospettive e lo ha fatto frequentando i corsi della “Sicilian School of Pizza” e anche lui oggi, giovanissimo, fa l’aiuto pizzaiolo. “Può essere anche un lavoro stressante dal punto di vista fisico e mentale – dice Samuele – ma io oggi sono felice”.

Da “pony-pizza” per necessità a pizzaiolo per passione, il salto non è scontato. Ma Rosario Cavarretta, 23 anni, c’è riuscito con sacrificio e grande volontà, spinto dal desiderio di crescere e di imparare. “Portavo a casa le pizze per una pizzeria da asporto di Villabate – racconta Rosario – a casa c’era bisogno anche del mio aiuto e quindi mi sono dato da fare. Ma ho imparato guardando. Poi il titolare mi ha chiesto se volevo frequentare un corso professionale e in poco più di due anni è cambiata la mia vita. Prima mi ha spinto il bisogno, ora invece mi sono innamorato di questo lavoro che faccio con piacere e stare al fianco di Daniele Vaccarella mi ha permesso di crescere e di fare esperienze importanti come quella della partecipazione al mondiale o il master con il maestro Attilio Albachiara. Ormai è questo il mio futuro, grazie al mestiere di pizzaiolo ho acquisito una mia indipendenza e sono onorato di poter dare il mio sostegno concreto anche a casa. Oggi faccio il pizzaiolo con passione ed è questo il mio futuro. Sono felice e certo se avessi l’opportunità di maturare un’esperienza all’estero lo farei volentieri perché non si finisce mai di imparare e per crescere devi lavorare e studiare. Spero un giorno di poter coronare il mio sogno quello di aprire un locale tutto mio”, conclude Rosario Cavarretta.

Nella foto grande, da sinistra: Roberto Spinelli, Alessandro Pedone, Antonio Cottone, Daniele Vaccarella, Roberto Cottone, Attilio Albachiara, Rosario Cavarretta e Ignazio La Franca Pitarresi. Nella foto piccola, da sinistra Antonio Cottone, Daniele Vaccarella, Roberto Cottone, Attilio Albachiara,