Quando la coppia scoppia: Giusto Catania contro Leoluca Orlando

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Elezioni regionali, giusto catania

Scoppia la coppia Leoluca Orlando-Giusto Catania. Il dibattito in corso nel centrosinistra sul candidato alla presidenza della Regione fa emergere il risentimento che l’ex pupillo e assessore al Traffico orlandiano nutre nei confronti del sindaco di Palermo.

Catania, premiato con un buon bottino di voti alle scorse amministrative, è stato giubilato da Orlando insieme a quasi tutti gli ex componenti della Giunta. L’esponente neo-comunista ha ingoiato la pillola, ma non ha dimenticato. Adesso l’ipotesi di una larga alleanza tra Leoluca Orlando, Renzi ed Alfano gli ha offerto il destro per la sua rivincita.

“Il ‘Modello Palermo’ è stato abbandonato da Leoluca Orlando che lo ha consegnato nelle mani del patto stretto tra Renzi ed Alfano” – ha tuonato con un lungo post su Facebook il capogruppo di Sinistra Comune. “Al cospetto di questo patto sciagurato, siglato a Roma – spiega Catania -, naufraga il cosiddetto ‘Modello Palermo’ che, impropriamente, qualcuno ha interpretato come una melassa indistinta composta da una sommatoria di sigle politiche alleate per consolidare un accordo di potere. Questo non è il ‘Modello Palermo’! Anzi, questo equivoco, innescato dal suo stesso artefice, ne ha determinato il naufragio politico. Quel modello nasce dall’esaltazione dell’anomalia politica e dall’unicità dell’esperienza amministrativa che hanno caratterizzato gli ultimi cinque anni della vita politica della città e che sono state in grado di produrre un’egemonia culturale tra le forze politiche e sociali”.

“In Sicilia – continua Giusto Catania – non è esportabile il ‘Modello Palermo’ perché non ci sono i presupposti per costruire l’aspirazione al cambiamento evidenziata a Palermo. Esiste solo la continuità politica e programmatica, esiste solo la palude in cui non si distingue più l’originalità della proposta con la pratica di normalizzazione, in cui la sommatoria dei numeri prevarica la consistenza delle idee”.

“Il ‘Modello Palermo’ – sottolinea Giusto Catania – è stato abbandonato da Leoluca Orlando, consegnando l’anomalia politico-culturale della città all’accordo stretto tra Renzi ed Alfano”.

Poi l’esponente di Sinistra Comune attacca il sindaco sulle scelte politiche nella composizione del governo cittadino. “Del resto i segnali di normalizzazione erano già evidenti con la formazione della giunta comunale il cui criterio di composizione si è mostrato strettamente legato a logiche di appartenenza e rigidamente imperniato sull’omogeneità politica-culturale con l’impianto del patto sancito a Roma” – ha accusato Catania.

.”Molti di noi – conclude il post su Facebook – pensano, invece, che bisogna salvaguardare lo spirito del ‘Modello Palermo’ e per questa ragione eviteremo di lasciarlo stritolare tra le mani di Renzi ed Alfano, costruendo in Sicilia uno spazio politico autonomo dall’asse Renzi-Alfano, libero dalla continuità con Crocetta e Confindustria, battagliero nell’impedire che si possa ribaltare l’egemonia culturale dentro il governo della città di Palermo”.