I carabinieri di Agrigento hanno notificato dieci avvisi di garanzia per disastro colposo e omicidio colposo plurimo nell’ambito dell’indagine sulla tragedia di Ravanusa in provincia di Agrigento dove hanno perso la vita nove persone per l’esplosione di un palazzo.
Il procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio ha iscritto nel registro degli indagati i vertici regionali e nazionali di Italgas, la società che gestisce la fornitura del gas nel comune agrigentino. Da quanto si apprende si tratta di un atto dovuto per consentire la nomina dei consulenti di parte in un accertamento irripetibile in programma nei prossimi giorni, probabilmente il 4 gennaio in via Trilussa proprio nel luogo dell’esplosione costata la vita a 9 persone, tra cui una donna al nono mesi di gravidanza.
L’inchiesta per omicidio plurimo colposo e disastro colposo è coordinata dal procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio e dall’aggiunto Salvatore Vella. La Procura di Agrigento è al lavoro dallo scorso 12 dicembre per capire il motivo che ha provocato l’esplosione a Ravanusa. “L’esplosione è stata prodotta da una ‘bolla’ o ‘camera’ di metano innescata da una casuale scintilla”, aveva spiegato nei giornis corsi il Procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio. “Si sta cercando di ricostruire la dinamica dell’esplosione e del successivo propagarsi della ‘palla di fuoco’ e dell’onda d’urto – aveva detto – Viceversa, sul come e sul perché si sia creata la ‘bolla’, e perfino sul punto esatto dove la stessa si sia creata (al momento localizzata al di sotto o in adiacenza della abitazione del civico numero 65 di via Trilussa), permangono dubbi che saranno sciolti dalle investigazioni tecniche e di polizia giudiziaria in corso”. Il pool di magistrati, con Patronaggio anche l’aggiunto Salvatore Vella, Sara Varazi e Chiara Bisso, indaga per i reati di disastro colposo ed omicidio colposo plurimo.
“In relazione alle notizie uscite” sul “disastro di Ravanusa”, la Procura di Agrigento, nel confermare l’invio di dieci avvisi di garanzia nei confronti di dirigenti e tecnici della società Italgas, precisa che sono stati notificati unicamente a garanzia dei possibili indagati dovendosi svolgere accertamenti tecnici irripetibili sui luoghi, sulle reti e sui materiali degli impianti di distribuzione del metano”. Lo afferma, in una nota, il procuratore capo Luigi Patronaggio. “Il collegio peritale, in particolare, coordinato dal procuratore aggiunto Salvatore Vella – aggiunge Patronaggio – effettuerà operazioni di scavo, di campionamento di terre di scavo, analisi visive e strumentali, a partire dal 4 gennaio. Ulteriori notizie, nel rispetto del segreto investigativo e a garanzia della privacy degli indagati, perdurando la rilevanza pubblica dei fatti, saranno fornite in prosieguo unicamente con comunicati ufficiali di quest’ufficio secondo la nuova normativa vigente”.
“Gli avvisi di garanzia si rendevano necessari al fine di poter effettuare nel contraddittorio delle parti accertamenti tecnici non ripetibili, che si svolgeranno nei prossimi giorni per ricostruire la dinamica degli eventi. La società, nel prendere atto di tali provvedimenti, conferma la massima collaborazione nel corso delle prossime attività a supporto agli inquirenti, come ha fatto fin dall’inizio”, afferma in una nota Italgas Reti.